Motori | 17 novembre 2022, 14:15

Posti per caso una foto sul social del momento e in un attimo diventa virale

Tratto da una storia vera

Posti per caso una foto sul social del momento e in un attimo diventa virale

Questo accadeva qualche giorno fa, quando – per errore – la parte posteriore di un’auto di colore grigio scuro finiva accidentalmente nella storia del mio profilo: brand Alfa Romeo, modello Tonale. La storia raggiungeva un elevato numero di visualizzazioni e ricevevo centinaia di messaggi.

Comprovato il grande interesse, decido di pubblicare qui un nuovo contenuto per condividere con Voi gli interrogativi a me rivolti, le mie impressioni. E una considerazione personale.

Cos’ha di nuovo la Tonale? Ho guidato Tonale in varie occasioni e in diverse città d’Italia quando ancora la campagna pubblicitaria non era partita. E posso dire che anche in condizioni climatiche avverse, in tutte le varianti di colore, da solo o in compagnia, Tonale cattura l’attenzione di tutti, sia dentro che fuori, poiché debutta nel desiderato e affollato segmento delle B-Suv.

È vero che monta il nuovo motore “fire”? Le diverse vetture da me guidate erano tutte equipaggiate con il nuovo motore (definito addirittura nuovo “fire”) 1.5 litri turbo (a geometria fissa) alimentato a benzina con modulo ibrido: potenza di sistema 130cv; e per i più tecnici, ricordo che questo motore ha funzionamento a ciclo Miller, l'iniezione diretta di benzina a 350 bar, il doppio variatore di fase, i condotti di aspirazione ad alta turbolenza. E siccome il motore elettrico è montato a valle del cambio, l'Alfa Romeo Tonale può muoversi per brevissimi tratti usando solo il motore elettrico.

È vero che è parente stretta della Jeep Compass? È vero: lo schema tecnico, lo chassis per intenderci, è il medesimo della Jeep Compass rivisitato in salsa Alfa da tecnici più sportivi e smaliziati. I risultati ottenuti sono sospensioni più rigide di quelle di partenza e sterzo più diretto, ispirato al comando di sua maestà Giulia.

Il frontale come è? Esternamente la linea attrae e convince tutti, in tutti i colori. Frontale classico Alfa con scudetto verticale, porta targa a lato; inoltre richiami evidenti alla rarissima SZ, della quale riprende i 3 elementi del gruppo ottico: quadrati-disgiunti e “alogeni” nella SZ, smussati-uniti e a “Led” nella Tonale.

Il posteriore è originale? Se nel tre quarti posteriore il deflettore punta all’insù richiamando la sorella Stelvio, il portellone, con il lunotto inclinato e la luce rialzata con led a tutta lunghezza, fa eco alla 911, quel magico numero che da sempre incanta gli appassionati di motori. Sotto lo stile pulito e i fianchi levigati, c’è sempre un Suv di taglia media, lungo 458 cm, largo 184 cm e alto 160 cm. Con posizione di guida rialzata, dove ingresso e uscita risultano più agevoli.

All’interno com’è? L’abitacolo è moderno, i materiali sono piacevoli anche se non sempre morbidissimi e la plancia presenta al centro il classico tablet a sbalzo. Il pannello strumenti davanti al guidatore merita un plauso: è tutto digitale, oltre che configurabile, ma sembra analogico tanto è definito e luminoso; completano la scena i comandi clima fisici (con ventola non silenziosissima); e rimane il vezzo sportivo della cloche del cambio, a sinistra del quale trova posto l’ormai classico selettore di guida Alfa-Romeo denominato dna.

È vero che non ha il cambio manuale? Ebbene si. La Tonale è disponibile solo con trasmissione automatica a doppia frizione: 7 rapporti per i benzina, 6 rapporti per i diesel. E ci troviamo di fronte a un primato perché la Tonale è la prima vettura del gruppo FCA che non prevede la trasmissione manuale. Al momento nemmeno a richiesta.

Alla guida com’è? Alla guida, le sensazioni arrivano più dal sound che dalla potenza del 4 cilindri. Il nuovo 1.5 turbo è un mostro di regolarità tanto che al minimo sembra spento. Nessuna vibrazione, nessuno scossone, ma nemmeno nessun calcio alla schiena. Marcia lineare, fluida, complice anche il cambio che, all’affondo del piede destro, butta giù sempre il rapporto più basso. È un motore a cui piace la zona medio-alta del contagiri, si fa strapazzare fino al limitatore seppur con qualche incertezza. La progressione c’è; manca forse un po' di entusiasmo… ma parliamo comunque di un modello per famiglie. Arriveranno versioni più spinte.

Le mie impressioni. Tonale mi è piaciuta. Anzitutto la posizione di guida, poi gli assemblaggi, la fedeltà ai comandi impartiti allo sterzo, la compattezza e il sound. Ogni colore poi definisce un tratto distinto della sua personalità. E in livrea blu, con quelle luci strette e allungate al posteriore, ci vedo un richiamo alla Fiat Ritmo degli anni ’80… ha anche un tocco vintage insomma!

Considerazione personale. L’ultima volta che guidavo Tonale scendevo da Giulia. Era un modello turbodiesel base 2.2, 160 cv con cambio automatico ZF a 8 rapporti. Un’auto della quale mi innamoro solo pronunciandone il nome, senza ammirarla, senza guidarla. Poi salgo a bordo ed è come la immagino: bella, prevedibile, la sento subito cucita come un abito sartoriale. Poi inizio a guidarla e quella sensazione si amplifica: fin dai primi metri mi mette addosso un entusiasmo difficile da nascondere. È sempre compatta, piantata, e quello sterzo così chirurgico che dialoga in modo perfetto col posteriore, sembra leggermi la mente perché mette le ruote esattamente lì dove immagino. Facile dunque che scendendo da tanta bellezza (la Giulia) la mia aspettativa su Tonale fosse elevata.

In fondo si tratta sempre di auto: entrambe hanno 4 ruote, entrambe 4 posti comodi, entrambe un buon motore. Ma su Giulia, a differenza di Tonale (e di qualunque altra auto), la guida non è solo un’esigenza. È anzitutto, un’esperienza che vorrei sempre riprovare!

Stefano Mormile

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