A Torino si è appena conclusa una edizione da record del Salone del Libro e adesso il testimone passa idealmente a Moncalieri. Nel giro di pochi giorni, infatti, la biblioteca civica Arduino ospiterà una doppia presentazione, protagonisti Michele Pansini e Bruno Gambarotta.
Michele Pansini e "Il testamento di Geremia"
Ex assessore alla cultura del Comune di Nichelino, avvocato e scrittore quasi per gioco, Michele Pansini ha scoperto una vena artistica che lo ha portato ad ottenere un grande successo sia con il suo primo romanzo "Con una finta d'animo", Ora ha replicato con "Il Testamento di Geremia", che racconta la vicenda di Geremia Delle Croci, Segretario Comunale in pensione, che perde sua moglie all'improvviso e per lui iniziano lunghi giorni di silenzio e di vuoti a cui, tra una partita a carte con il vicino di casa Vincenzo e la lettura di qualche libro, fa davvero fatica ad adattarsi.
E' questo l'incipit del romanzo che viene presentato a Moncalieri nel prossimo Venerdì dello scrittore, alle ore 17.30 del 26 maggio alle 17,30. Michele Pansini racconterà al pubblico il nuovo libro in dialogo con Darwin Pastorin, introdotto dall'assessore alla Cultura Laura Pompeo.
“Il Venerdì dello scrittore torna volentieri ad ospitare Pansini, dopo avere dato spazio nel 2021 alla presentazione del suo primo libro ‘Con una finta d’animo’ , un atto d’amore verso il mondo del calcio – dichiara Laura Pompeo – Questa seconda opera mette in luce un’altra passione di Pansini: la politica".
Gambarotta e "L'albero delle teste perdute"
Martedì 30 maggio, alle 17.30, la biblioteca Arduino ospiterà invece il noto scrittore e conduttore televisivo Bruno Gambarotta, che presenterà la sua ultima fatica letteraria: "L'albero delle teste perdute".
Carlo Maria, venticinquenne aspirante archivista appassionato di genealogie, viene ingaggiato da una famiglia di setaioli per tentare di stabilirne la discendenza nobiliare: sarebbe bello avere uno stemma nel logo dell’azienda… Ma quello che scopre Carlo Maria non è un antenato nobile, bensì una parentela in linea diretta con l’ultimo boia di Torino, che durante l’era napoleonica giustiziò oltre cinquecento condannati a morte. E’ questo l’avvio della storia, il resto lo racconterà l'autore al pubblico di Moncalieri.
“Bruno Gambarotta ha un forte legame con questa città e con il Castello Reale. E’ già venuto più volte a presentare i suoi libri e sta ultimando insieme al figlio Lorenzo la prima docufiction su Vittorio Emanuele II e il Proclama di Moncalieri – dichiara soddisfatta Laura Pompeo – Quanto a carica ironica, gusto del fantastico, divertimento e piacere di lettura, l’ultima opera di Gambarotta soddisferà sicuramente le aspettative di chi conosce gli altri suoi libri”.