Cultura e spettacoli | 26 maggio 2023, 21:48

“Evocative triptych” di Franca Pagliassotto sabato 27 maggio in prima nazionale al Teatro Cafè Müller

Nello spettacolo la coreografa unisce le arti della danza, della cinematografia e della letteratura, con uno sguardo rivolto al femminile

“Evocative triptych” di Franca Pagliassotto sabato 27 maggio in prima nazionale al Teatro Cafè Müller

Una donna sopravvive sempre al suo destino, sempre. È il concetto guida di Evocative Triptych, spettacolo diretto e coreografato da Franca Pagliassotto che andrà in scena in prima nazionale e in data unica sabato 27 maggio alle ore 21:00 presso il Teatro Café Müller di Torino, in via Sacchi 18/D, nell’ambito della stagione teatrale 2023 realizzata con la direzione artistica della regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi e sostenuta dal Bando TAP – Torino Arti Performative per la terza annualità 2022/24, in collaborazione con il centro di produzione blucinQue/Nice.

Pagliassotto definisce la creazione di un progetto di contaminazione e fusione tra arti differenti, come la danza, la cinematografia e la letteratura, in un viaggio “non descrittivo”, intimo e che si pone l’obiettivo di superare quegli spazi all’apparenza delimitati e definiti per quanto precursori di infinite percezioni emotive, con uno sguardo rivolto al femminile e alla sua forza.

I biglietti per assistere allo spettacolo sono acquistabili su Vivaticket, dall’APP blucinQue Nice scaricabile su tutti i dispositivi, presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo a Grugliasco (TO), telefonicamente tramite l’app Satispay e presso il Teatro Café Müller il giorno stesso dello spettacolo a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio. Per informazioni: biglietteria@blucinque.it - 011 07 14 488 (biglietto intero 12 euro, ridotto 9 euro).

La danza, spiega la coreografa e regista, diventa strumento coinvolgente nel raccogliere mondi artistici diversi ma che hanno la stessa matrice culturale, profondamente spirituale e scenica. È “Tanz Theater”, concetto così caro a Pina Bausch, in una dinamica evocativa dove il corpo comunica ciò che l’anima ci racconta in silenzio. “Come le arti del cinema e della letteratura ci consegnano uno straordinario potere comunicativo, così la danza ne può raccogliere gli stati visionari, apparentemente relegati, trasformandoli in nuove estetiche espressive di movimento – afferma Franca Pagliassotto -. Lo spettacolo nasce per una forte volontà di rendere omaggio a Ismael Ivo, con cui ho condiviso l’avventura artistica dal 2001, un percorso di vita che mi ha cambiata, e che ha cambiato il mio modo di vivere la danza, togliendo ogni substrato di esteriorità, e concentrandomi sulle emozioni da condividere”.

In scena due trittici con un comune denominatore che lega ogni singolo frammento dello spettacolo: le coreografie raccontano come le arti utilizzate possano condividere, seppure in spazi e tempi diversi, automatismi ed emozioni universali. “Sono riflessi coreografici estrapolati dalle vicende di personaggi elevati, come Lydia ed Alicia in Habla con Ella o come Erendira nel racconto di Gabriel Garcia Marquez – aggiunge ancora -. Filo conduttore di tutti i due trittici è la voglia delle protagoniste di cambiare, di fare scelte precise maturate dopo un difficile percorso introspettivo. L’universo femminile vuole poter scegliere il suo destino, anche nei momenti in cui sembra non esserci via d’uscita. In questi momenti si fa sempre più viva quella forza, che supera fisicità e ostacoli, e usando il potere della mente ci fa capire che sarà sempre lei a decidere”.

In scena gli artisti Elisa Mutto – solista della compagnia blucinQue, Elisa Viola, Claudia Eugenia Morello, Irene Rivella e Luca Tomasoni - solista di BTT – Balletto Teatro di Torino.

Info www.blucinque.it

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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