Uno scatto, una storia | 23 febbraio 2024, 08:00

Uno scatto, una storia: Weegee

"Quando ti ritrovi a sentire un legame speciale tra te e le persone che fotografi, quando condividi con loro le risate e lacrime, saprai per certo di essere sulla giusta strada".

Uno scatto, una storia: Weegee

Le strade affollate di gente, le vetrine illuminate e le lunghe passeggiate per Central Park sono forse alcuni degli scenari newyorkesi più suggestivi ed iconici di sempre, se solo non rappresentassero uno del duplice lato della moneta…

La Grande Depressione che colpì l’America durante gli anni ’30 caratterizzò un periodo di grande cambiamento e il declino del “sogno americano”: la disoccupazione, il proibizionismo, le tensioni sociali e la povertà incrementarono il tasso di criminalità nelle cittadine e proprio New York fu il background all’interno del quale si svilupparono alcune delle organizzazioni criminali più famose di quel decennio, tra cui la mafia italo-americana.

Le ripetute violenze e la continua lotta per la sopravvivenza durante le lunghe notti furono documentate dall’obiettivo di quello che è passato alla storia come uno dei massimi esponenti della fotografia documentaria urbana, noto con il nome di Weegee.

Usher Fellig, nacque il 12 giugno 1899, a Zoločiv, città dell’allora impero austro-ungarico, ed emigrò negli Stati Uniti con la sua famiglia alla giovane età di soli 10 anni.  La sua giovinezza fu segnata da un’evidente condizione di povertà e dal soffocamento di una famiglia rigidamente religiosa. Fu proprio quest’ultimo fattore che lo condurrà ad abbandonare la casa paterna e a vivere come senzatetto per un lungo periodo di tempo.

Tuttavia, all’età di 14 anni Felling trovò un impiego come assistente fotografo all’interno di una camera oscura, maturando un interesse sempre più crescente per l’arte fotografica.

La sua passione ed interesse lo portarono a raggiungere la sua massima notorietà durante il decennio successivo, catturando l'essenza della vita di strada e acquisendo fama per le sue immagini crude e realistiche, di quelle che erano scene del crimine, incidenti e cronaca nera.

La sua abilità nel catturare momenti intensi e spesso disturbanti gli permise di guadagnare l'appellativo di "maestro dell'immagine notturna" e far pubblicare le sue immagini su articoli di cronaca delle principali testate newyorkesi, come Herald TribuneDaily NewsPost, World-Telegram, Journal AmericaSun e molti altri ancora.

Ben presto venne anche coniato quello che tutt’ora rimane il suo nome d’arte, "Weegee", riferimento al tabellone di gioco della tavola ouija: si diceva, infatti, che l’uomo possedesse una sorta di "sesto senso" nel fiutare e trovare differenti scene del crimine.

Nonostante la sua scomparsa, il 26 dicembre 1968, il suo lavoro continua a rimanere una fonte di ispirazione per molti fotografi contemporanei e le sue immagini vengono esposte in gallerie di tutto il mondo.

Weegee, con il suo occhio acuto e la sua dedizione alla verità delle strade, rimane un'icona indiscussa della fotografia documentaristica.

Ulteriori scatti dell’artista li puoi trovare cliccando qui

Giorgio Gatti

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Giorgio Gatti

Giorgio Gatti nasce a Torino nel 1958 e inizia a fotografare giovanissimo. Le sue fotografie, un archivio di oltre 150.000 immagini, sono il frutto di oltre 40 anni di scatti che lo ha portato a lavorare a Milano, Londra, Berlino, New York e Parigi città che lo ha adottato per diversi anni.

Le sue immagini sono all’interno di svariate collezioni private.

Attualmente divide il suo lavoro tra Chieri e Parigi, città che lo ha adottato come curatore e storico della fotografia. Tutto il suo archivio è di proprietà esclusiva della Fine Art Images Gallery - Agenzia esclusiva della sua produzione.

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