Politica | 28 marzo 2024, 16:13

Regionali, scontro nel Pd sulle posizioni in lista. Berruto: "Agghiacciante non candidare Salizzoni"

Prevalsa la linea dell'area Bonaccini, con Gallo capolista e poi ordine alfabetico donna-uomo

Regionali, scontro nel Pd sulle posizioni in lista. Berruto: "Agghiacciante non candidare Salizzoni"

Dopo l'ennesima discussione, il Pd ha approvato le liste per le Regionali. Il voto unanime della Direzione Regionale - apertasi alle 21 in via Coppino e chiusasi a mezzanotte - è arrivato dopo tre ore di acceso dibattito. La motivazione? La proposta, che poi ha ottenuto il via libera, dell'area vicina a Bonaccini era di mettere il capogruppo regionale Raffaele Gallo come capolista, seguendo poi l'ordine alfabetico con alternanza donna-uomo. 

La discussione 

Dopo di lui in elenco è finita la segretaria del Pd di San Mauro Anna Maria Barbero, che è vicina a Gallo. L'area di Schlein avrebbe preferito mettere la capogruppo comunale del Pd Nadia Conticelli, che è anche Presidente dell'assemblea regionale. Alla fine è prevalsa la maggioranza di Bonaccini. Su Torino sono confermati tutti i candidati. 

Rossi: "Squadra competitiva" 

"Con la direzione di ieri - commenta il Segretario Regionale Domenico Rossi - si chiude il percorso cominciato il 16 marzo con l’indicazione di Gianna Pentenero a candidata Presidente: ora abbiamo anche una squadra competitiva per affrontare con decisione la campagna elettorale".

Dalle province è arrivato un elenco di 40 persone di cui 21 donne e 19 uomini. Sono liste, aggiunte il segretario "che valorizzano i territori, la parità di genere, le competenze dei nostri dirigenti, senza dimenticare l’apertura alla società civile e il rinnovamento generazionale".

Berruto: "Agghiacciante non candidare Salizzoni" 

E sempre sul fronte delle candidature, sta facendo discutere un post dell'ex ct della Nazionale e parlamentare Mauro Berruto. "Avevamo Maradona”, scrive su Facebook - ma lo abbiamo messo alla porta".

"Prendo atto che il prof. Mauro Salizzoni - prosegue - colui che nel 2019 vide il proprio nome scritto su una scheda elettorale da 18.086 piemontesi, triplicando i voti del secondo più scelto del Pd, non sarà della partita. A meno che non sia stata una sua scelta, qualcuno mi spieghi, non da politico, ma da allenatore".

"Perché io non solo non capisco - aggiunge Berruto - ma ritengo questa scelta agghiacciante", ha concluso, parafrando le parole di un altro allenatore, stavolta di calcio, Antonio Conte, ai tempi di un suo celebre sfogo quando era alla guida della Juve. "Sono certo che Gianna Pentenero saprà trovare il modo di non rinunciare a una straordinaria risorsa del nostro partito".

La posizione di Berruto è condivisa anche dal sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, che ha visto due sue assessore inserite in lista assieme alla consigliera comunale Nicoletta Persico. Ma il primo cittadino, in un lungo post su Facebook, ha scelto di non nominarla, al pari di Laura Pompeo, lanciando invece la candidatura della sua fedelissima Silvia Di Cescenzo.

Cinzia Gatti

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