Nuove Note | 21 aprile 2024, 16:07

Camilla Baraggia: "La mia musica retrò e con influenze brasiliane che si ispira agli anni 60/70"

Di origine valenzana, inizia a studiare canto moderno a 12 anni, per poi proseguire con il canto lirico

Camilla Baraggia

Camilla Baraggia

Camilla Baraggia è una cantautrice valenzana classe ‘99. Inizia a studiare canto moderno a 12 anni per poi proseguire col canto lirico. La passione e la curiosità per le sfumature di questo strumento ne hanno influenzato il continuo studio, ancora oggi praticato. Dopo una breve pausa dalla musica, ha ricominciato a scrivere canzoni, collaborando con Alex Romagnoli, chitarrista degli Aunt Mary, dedicandosi alla composizione del loro primo Ep. Le influenze musicali di Camilla ed Alex abbracciano una vasta gamma di artisti e stili: Camilla, da bambina, sognava di diventare come Carmen Consoli (primaria fonte d’ispirazione), e altre icone italiane come Mina e Ornella Vanoni. Nel 2023, debutta il progetto cantautorale con i singoli “Vita” e “Mia Casa“.

​​Come si è avvicinata Camilla Baraggia alla musica e che rapporto ha con quest’ultima?

Il primo ricordo che ho del mio rapporto con la musica è di una audiocassetta di Carmen Consoli ascoltata in macchina con i miei genitori. Le sue canzoni sono le prime che ho imparato e che cantavo, giocando, in salotto con il mio microfono giocattolo (rosa, a forma di fiore). Da lì, ho sempre canticchiato, ma nel 2012 una mia amica in oratorio mi ha spinto a prendere lezioni di canto e così ho iniziato il mio percorso di studio.

Come ispira la scrittura dei suoi testi?

Non è una singola cosa ad ispirare i miei testi, sono semplicemente frutto di ciò che vivo e che sento. Quando arriva l’ispirazione, in poco tempo escono le parole come un flusso di pensieri, senza troppe regole e senza troppe domande. Alcuni testi sono arrivati da riflessioni sulla mia persona, altri da una chiacchierata con amici, altri ancora sono un racconto del rapporto che ho con persone che mi stanno particolarmente a cuore. Spesso nei testi c’è anche lo zampino di Alex Romagnoli, co-autore e produttore dei brani, il quale scrive molto bene e rende in versi alcuni concetti che non riesco a tradurre.

Come si descriverebbe ad un ascoltatore che non la conosce?

Mi descriverei come un mix di cantautorato, melodie brasiliane e il modo di cantare delle artiste italiane degli anni ‘60/’70. Sono da sempre attratta da quel ventennio: mi sono ritrovata a parlare con mia nonna delle canzoni che ascoltava lei da giovane, che sono le stesse che ascolto io ogni giorno. I miei amici dicono che ho gusti da nonna, e ne vado orgogliosa. Io quando canto mi sento svolazzante, leggera.

Si è formata studiando canto moderno e poi lirico, come si mescolano queste due parti nella sua musica?

Il canto lirico mi ha permesso, per primo, di conoscere la mia voce e le sue capacità. Studiare le opere è stata un’esperienza formativa importante, sia vocalmente, sia dal punto di vista autorale e interpretativo. È stato interessante interpretare alcuni personaggi dell’opera pur mantenendo la propria identità, e questo è stato un grande insegnamento. Il canto moderno mi sta facendo scoprire, ancora oggi, le mille sfumature della voce e dell’importanza di avere consapevolezza di ciò che si fa. È molto importante per me mantenere la mia personalità sia nella scrittura che nell’esecuzione dei brani, essere sincera con ciò che sento, poiché vedo la voce come uno specchio schietto di ciò che abbiamo dentro.

Sta lavorando alla pubblicazione di nuovi brani?

Sì, io ed Alex siamo pronti a pubblicare nuovi brani e prima dell’estate pubblicheremo il nostro primo EP. Presto comunicheremo la data di uscita e alcune informazioni a riguardo. Siamo emozionati di far sentire ciò a cui abbiamo lavorato per anni.

La sua Torino musicale e non.

Torino è stata casa mia per tre anni, durante l’università. Ho sentito un forte legame con questa città, mi ha fatto conoscere una Camilla che non avevo mai visto, ed è stata fondamentale in quegli anni di passaggio tra ciò che ero e ciò che sarei diventata, di cui non sapevo ancora nulla. Tengo stretti tutti quei momenti, ed ogni volta che ci torno è emozionante. È stato dolorosa lasciarla, il momento del trasloco da quella che era la casa che condividevo con la mia coinquilina è stato come la fine di una storia d’amore. Mia Casa, parla proprio di questo ed è nata durante il trasloco. La maggior parte dei brani dell’album che pubblicheremo sono nati proprio in quella casa.

News, appuntamenti, live in programma.

Presto comunicheremo la data di uscita del nostro album, a cui seguirà un release party per celebrare il momento tanto atteso. Abbiamo qualche live organizzato in provincia di Alessandria tra Maggio e Giugno e che comunicheremo sui nostri canali social.

Federica Monello

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

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