Cultura e spettacoli | 23 aprile 2024, 16:10

Al via la rassegna Rose di Persia: otto registe raccontano l'Iran contemporaneo

Organizzata da Aiace dal 30 aprile al 14 maggio è diretta da Ashkan Khatibi: "Da più di quattro decenni il cinema e l'arte iraniani sono ostaggi del regime della Repubblica Islamica"

Al via la rassegna Rose di Persia: otto registe raccontano l'Iran contemporaneo

Organizzata da AIACE Torino, Rose di Persia è un racconto per immagini, tutto al femminile, dell’Iran contemporaneo attraverso tre appuntamenti – il 30 aprile, il 7 e il 14 maggio, al Cinema Romano, alle ore 20.30 – e nove film diretti da otto registe.

La rassegna è curata da Ashkan Khatibi, drammaturgo, attore, cantante e produttore iraniano, protagonista della serie tv di grande successo Khatoon, costretto due anni fa a lasciare Teheran dopo un arresto, violenti interrogatori e ripetute minacce e diventato in esilio uno degli artisti di riferimento dell’opposizione al governo teocratico del suo Paese.

“Da più di quattro decenni il cinema e l'arte in Iran sono ostaggi del regime della Repubblica Islamica” – dice Ashkan Khatibi. “Ogni anno ci sono registi, come Jafar Panahi, Mojtaba Mir Tahmaseb e molti altri, che vengono imprigionati per le loro posizioni contrarie al governo. La vita delle donne iraniane è già, di per sé, difficile e spaventosa. Se questa vita si accompagna a un'attività creativa come fare cinema, la sfida diventa quasi impossibile. Perciò, negli anni passati, molte registe iraniane si sono trasferite all'estero. La rassegna intende far conoscere al pubblico italiano lo straordinario lavoro, in giro per il mondo, di queste donne di diverse generazioni. Naturalmente ci sono registe giovani e giovanissime che continuano a realizzare in Iran film senza gli infiniti permessi imposti dal regime per ogni fase della produzione e siamo orgogliosi di ospitare nella rassegna anche tre di queste opere clandestine”. 

La varietà di provenienza si traduce, nei film selezionati, in gran parte inediti in Italia, in una pluralità di generi, formati, ambientazioni, in cui le registe raccontano la condizione della donna in Iran, le battaglie per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, in forme ora allegoriche, ora dirette. La rassegna si apre (martedì 30 aprile) con il cortometraggio The Cat, di Mary Apick, parabola animata del buio calato sull’Iran con la Rivoluzione islamica; a seguire, il lungometraggio Orca, di Sahar Mossayebi, basato sulla storia vera di Elham-Sada Asghari, che, sopravvissuta alla violenza quasi mortale del marito, trova il suo riscatto nel nuoto di resistenza e, sfidando le opposizioni delle autorità islamiche, riesce a entrare nel Guinness dei primati.

 
Per info: www.aiacetorino.it 

comunicato stampa

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