Cronaca | 26 aprile 2024, 15:37

Diciottenne torinese ucciso a Milano mentre dormiva sul suo furgone

Il giovane nomade colpito da una scarica di proiettili venerdì notte

Diciottenne torinese ucciso a Milano mentre dormiva sul suo furgone

Era originario di Torino ed era a Milano soltanto da pochi mesi Johnny Sulejmanovic, il diciottenne ucciso a Milano mentre dormiva con la fidanzata sul suo furgone parcheggiato in una via periferica del capoluogo lombardo.

Lo hanno freddato con diversi colpi di pistola. Fortunatamente la fidanzata è rimasta illesa. Nomade, il ragazzo era incensurato e viveva in quella zona con la famiglia.

In passato aveva lavorato al mercato del Balon, a Torino, il luogo dove - stando alle prime testimonianze e ricostruzioni - avrebbe conosciuto i suoi presunti assassini. Sull'episodio indaga ora la sezione Omicidi della Squadra mobile di Milano.

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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