Economia e lavoro | 27 aprile 2024, 07:00

Gli USA approvano il pacchetto da 61 miliardi per Kiev, ma servirà a poco

Il 20 aprile è iniziato a Washington l’iter di approvazione del pacchetto di aiuti all’Ucraina, pari a circa 61 miliardi di dollari

Gli USA approvano il pacchetto da 61 miliardi per Kiev, ma servirà a poco

Il 20 aprile è iniziato a Washington l’iter di approvazione del pacchetto di aiuti all’Ucraina, pari a circa 61 miliardi di dollari. Dopo mesi di discussioni, blocchi e rimandi, la Camera dei Rappresentanti lo ha votato. Poi è passato al Senato a maggioranza democratica, che infine lo ha dato da siglare al presidente Biden. La cifra stanziata appare gigantesca, ma in realtà non è risolutiva nemmeno se sommata alle precedenti decine e decine di miliardi già destinate a Zelensky. Come riporta il sito Strumenti Politici, gli stessi politici americani sono consci di questo fatto. Sanno pure che le motivazioni di base dell’assistenza militare USA sono viziate a monte dal pregiudizio verso Putin e verso la Russia. Il portavoce della Camera Mike Johnson per molto tempo non ha acconsentito alla narrativa Dem, per poi cedere sotto le ennesime relazioni dell’intelligence sulle prossime mosse di Mosca. Così, l’idea alla base di questo pacchetto è che se gli ucraini non fermano i russi, questi ultimi marceranno fino a Lisbona. Molti fanno notare che in primo luogo la somma concessa oggi non basta nemmeno ad allestire una valida difesa, figuriamoci a scoraggiare i russi dal procedere. E in secondo luogo sottolineano come sia tutto da stabilire se veramente i russi siano in grado di passare dall’attuale conflitto con l’Ucraina a uno scontro diretto con uno o più membri della NATO. Per due anni i media hanno detto che la Russia stava finendo le armi e che sarebbe crollata economicamente e politicamente. Dunque non è assolutamente plausibile che adesso Mosca voglia conquistare interi Paesi europei. Inoltre, Washington non ha mai ricevuto indicazioni diplomatiche o allarmi concreti sulla possibilità che i russi si preparino ad attaccare il territorio dell’Alleanza Atlantica.

Richy Garino

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
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