Cultura e spettacoli | 28 aprile 2024, 06:56

NUOVE NOTE - Nanè: "Con la mia musica empatizzo con l'ascoltatore per fargli capire che non è solo"

Carola Fabiano racconta la sua passione per la Torino magica

NUOVE NOTE - Nanè: "Con la mia musica empatizzo con l'ascoltatore per fargli capire che non è solo"

Nane’, al secolo Carola Fabiano, è una giovane cantante e musicista di Torino che si è avvicinata alla musica in tenera età. Ispirata dalle sue esperienze positive o negative scrive i suoi brani per tirare fuori quello che sente dentro, per creare empatia con l’ascoltatore e non farlo sentire solo. Affascinata dalla Torino magica, ha in cantiere dei brani che raccontano della magia nera e bianca che avvolge la città.

Come si è avvicinata Nane’ alla musica e perché si chiama così?

Ho iniziato ad approcciarmi alla musica all’età di 5/6 anni cantando le colonne sonore dei cartoni della Disney ed “esibendomi” davanti alla mia famiglia. Crescendo ho continuato a coltivare la mia passione. Il mio nome d’arte nasce da mio fratello e significa “nanetta - piccola di casa”, era solito urlare per la stanza:” Dov’è Nane’?”, mi è sempre piaciuto e l’ho voluto utilizzare.


Cosa ispira la sua scrittura?

La mia angoscia, il mio voler tirare fuori qualcosa che è nato e cresciuto con me. Le mie esperienze positive o negative volevo raccontarle. È un modo per trasmettere un messaggio a chi ascolta la mia musica: “Non sei sol*, ti capisco e ci sono passat*”.


Come si descriverebbe ad un ascoltatore che non la conosce.

Una persona sensibile, timida, impacciata e sarcastica. Uso molto l’ironia come arma di difesa.


È affascinata dall’alone magico, bianco e nero, di Torino. Lo racconterà in qualche altro brano?

Certo, in cantiere ci sono tre brani di magia nera e tre di magia bianca, “Acida” è il primo brano di questo bellissimo viaggio.


Il singolo da poco uscito “Acida”, racconta la storia di una relazione tossica. Come è nato il brano?

Il mio primo amore, da giovane adulta, l’ho avuto a 18 anni, non fa più parte della mia vita, ma influenza ancora oggi le mie storie. È stato un amore tanto grande e tanto doloroso, tossico direi. Ci sono legami che ti porti dentro e questo individuo ispira i miei testi 9 volte su 10.


La sua Torino musicale e non.

Torino è parte del Triangolo di magia nera e magia bianca, mi ha sempre affascinato l’ esoterismo e ho voluto portarlo nel mio mondo musicale. Spero vi piaccia. È una città che rispecchia molto la mia persona, è enigmatica e complicata, lei può essere sia generosa che fredda, grande o piccola, dipende da che punto di vista la si voglia vedere


News, live in programma, appuntamenti.
Ci sono novità, ho un progetto musicale molto concreto in cantiere, purtroppo in questo momento non ci sono live in programma.

Federica Monello

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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