Attualità | 29 aprile 2024, 14:17

Incendio distrugge l'ex bocciofila, il Comune: "Non abbiamo i soldi per abbatterla"

L'ex struttura di via San Marino 133 è diventata un rifugio per tossici e sbandati

bocciofila andata in fiamme e distrutta

Incendio distrugge l'ex bocciofila, il Comune: "Non abbiamo i soldi per abbatterla"

Lo scorso 7 novembre un incendio ha distrutto la bocciofila abbandonata di via San Marino 133. L'ex struttura sportiva di Santa Rita, viste le precarie condizioni, sarebbe da abbattere ma il Comune al momento non ha i soldi per farlo.

Rifugio per tossici 

A chiarirlo è stato l’assessore allo Sport Mimmo Carretta, rispondendo in Sala Rossa all'interpellanza del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao. Il giardino Tina Anselmi e la bocciofila di via San Marino 133 sono da tempo in condizioni di abbandono. 

In particolare l'edificio, chiuso dal 2016, è stata spesso rifugio abusivo di senza fissa dimora e tossicodipendenti, senza contare la pavimentazione dissestata, le condotte intasate e l’assenza di alberi.

Mancano i fondi

Ad aggravare la situazione il rogo, forse doloso, del novembre 2023 che ha quasi interamente distrutto l'ex bocciofila. Da qui la richiesta anche della Circoscrizione 2 di abbattere il manufatto di via San Marino. 

Subito dopo l'incendio, la Città ha provveduto a mettere in sicurezza la recinzione dell'edificio di Santa Rita, mettendo anche la cartellonistica con il divieto di accesso. "La situazione di degrado della struttura - ha precisato Carretta - è da tale da giustificare la completa demolizione della stessa".

"A tal riguardo - ha poi aggiunto - si comunica che attualmente non si dispone dei fondi necessari per tale soluzione". La richiesta alla Circoscrizione 2 è poi di vigilare sull'integrità delle barriere e cartellonistica per evitare intrusioni.

"L’unica speranza per ridare vita alla bocciofila di via san Marino - ha replicato Firrao - è l'intervento di un privato che, dopo il pesante incendio dello scorso novembre, si faccia carico della demolizione e della ricostruzione".

Cinzia Gatti

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