Attualità | 30 aprile 2024, 16:44

Claudio Ellena ritrovato senza vita a Pino: "Lasciata morire di stenti una persona perché non cercata bene"

Le dure parole di accusa di Fabrizio Pace, presidente dell'associazione Penelope. Solo nel 2023 a Torino sono scomparse 900 persone

Una foto relativa alla scomparsa di Claudio Ellena

Una foto relativa alla scomparsa di Claudio Ellena

"Per lui il nastro non si può riavvolgere, ma chiediamo che cose del genere non succedano più per altri. Chiediamo che venga migliorato il sistema di ricerca". A parlare è Patrizia, nipote di Claudio Ellena, l'86enne trovato morto all'interno della sua auto nei boschi di Pino Torinese lo scorso 5 marzo a venti giorni dalla sua scomparsa. 

"Abbiamo lasciato morire una persona di stenti" 

E a distanza di due mesi dal ritrovamento del cadavere la famiglia, insieme all'associazione Penelope di Torino, ha voluto riparlare del caso. 

"Abbiamo lasciato morire - ha spiegato Fabrizio Pace, presidente della realtà per il Piemonte - una persona di stenti in un'auto perché non lo abbiamo cercato a dovere. La situazione ha dell'incredibile e se fosse un nostro famigliare vorremo non accadesse più".

Gli errori 

Secondo la denuncia dell'associazione, la ricerca di Ellena da parte delle forze dell'ordine è costellata di "negligenze". Le indagini in una prima fase si sono concentrate nella zona del Campo Volo di Collegno perché il suo telefono sarebbe stato agganciato in quella zona. Un fatto però, come chiariscono da Penelope, "matematicamente impossibile". 

Oltre a questo, la Lancia Ypsilon bianca del morto aveva le maniglie ed i cerchioni neri: due dettagli particolari mai sufficientemente considerati, ma che avrebbero aiutati a restringere le ricerche. Il giorno della scomparsa sono poi partite e sono state ricevute diverse chiamate sul cellulare di Ellena: quando è stato ritrovato il corpo non era ancora pervenuta l'autorizzazione di accesso ai tabulati telefonici. 

Ritrovato che era morto da poco

Quando è stata ritrovato il veicolo in un dirupo vicino a Pino Torinese, le condizioni del corpo erano buone, segno che Ellena era morto da poco. Accanto poi bottiglie contenti urina e un medicinale che l'86enne aveva comprato pochi giorni prima della scomparso: il farmaco era vuoto, segno che era stato usato sicuramente per diversi giorni.

"Una delle criticità - ha aggiunto Pace - che il caso di Ellena è formalizzato come allontanamento volontario, ma è un caso di negligenza ed imperizia: si tratta di omicidio colposo". Una tesi condivisa dalla Procura che ha aperto un fascicolo con questa ipotesi di reato. 

L'anno scorso scomparse 900 persone

Ma questa vicenda non è isolata. Solo nel 2023, come ha spiegato Pace, a Torino sono scomparse 900 persone.

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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