Eventi | 01 maggio 2024, 09:36

Primo Maggio a Torino, la pioggia non ferma il corteo dei sindacati. Ma c'è chi contesta. Imbrattato il Caval 'd brons [FOTO]

Il lavoro al centro del dibattito di Cgil, Cisl e Uil, ma riflettori puntati anche su scuola, disoccupazione, pensioni, così come pace in Ucraina e Palestina. Fischi e critiche all'ingresso in piazza San Carlo da parte dei Si Cobas

corteo del Primo Maggio

Corteo del Primo Maggio nelle strate di Torino, questa mattina

Ore 11:15: sul palco lo spezzone sociale del corteo. "Stop alla guerra a Gaza" 

Alle 11:15 il primo spezzone del corteo ha lasciato il palco, i S.I. Cobas sono saliti e, tolte le transenne, sono stati raggiunti dallo spezzone sociale del corteo che nel frattempo aveva raggiunto la piazza. I discorsi sul lavoro sono stati sostituiti dalle più varie critiche a governi, sistemi e istituzioni. La bandiera della Palestina è stata appesa al palco per gridare lo stop della guerra a Gaza ed è stato invocato uno sciopero unitario dei diversi gruppi che nell'ultimo anno hanno manifestato separatamente, dai lavoratori, gli studenti e le donne fino alle proteste per la pace, il clima e contro il governo Meloni.
Imbrattato il monumento di Emanuele Filiberto con la scritta "Palestina Libera".

"Aumenta la povertà, temiamo nuovi disoccupati"

Dal palco, intanto, Cortese ha ribadito a nome di tutti i sindacati: "Siamo preoccupati per l’aumento della povertà, per il lavoro povero che non garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile. Tra il 2008 e il 2023, gli occupati nella nostra regione sono scesi di 60.000 unità. La disoccupazione giovanile a Torino è al 21,9% e temiamo per la sorte di altri lavoratori che, nei prossimi mesi, rischiano di ingrossare le fila dei disoccupati per le crisi aziendali in atto o in procinto di manifestarsi, per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali, per l’impossibilità di agganciare il traguardo della pensione reso sempre più difficile".

Citate le situazioni come la Lear di Grugliasco, la Te Connectivity di Collegno, la Delgrosso di Nichelino, ma non solo. "Lo sciopero del 12 aprile nel comparto dell’automotive ha rappresentato il termometro delle preoccupazioni che esistono in città e tra i lavoratori rispetto al futuro dello stabilimento di Mirafiori, che ha ridotto del 50% la produzione nel 2024, ricorre in misura crescente agli ammortizzatori sociali e versa in uno stato di sostanziale paralisi".

Lo Russo: "Uniti verso un obiettivo, senza divisioni"

 

Tra i presenti, anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha sottolineato come si debba "muoversi verso un obiettivo, senza dividersi, anche se spesso c'è questa tentazione. Dobbiamo costruire un domani migliore per sicurezza, lavoro e opportunità". 

ore 11: contestazione da parte di Si Cobas

 

A causa della pioggia la manifestazione ha proceduto velocemente, per arrivare al palco di piazza San Carlo ben prima delle 11 previste per un finale infuocato. Cgil, Cisl e Uil sono state infatti contestate dal sindacato S.I. Cobas che, con cassa e microfono, ha coperto i discorsi degli organizzatori dal palco. "Venduti" e "ladri" si sono alzati dalla piazza in direzione dei sindacati confederali.

Ore 10:30 I movimenti in coda al corteo

Lo spezzone più numeroso e rumoroso è sicuramente quello in coda, formato da movimenti come Fridays for Future, Cua, KSA, Potere al Popolo che hanno tenuto aperta una grossa bandiera palestinese al centro del corteo e portato discorsi sul sostegno dell'Occidente a Israele. Spazio anche ai No Tav che hanno chiuso il corteo - insieme alla Federazione Anarchica Italiana e USB - col cartello "Grandi opere cibo per mafia e capitale".

Ore 9: il via alla manifestazione

Anche a Torino si celebra la Festa dei lavoratori: il corteo, dopo il ritrovo in piazza Vittorio Veneto, è partito in direzione piazza San Carlo, dove si terrà il comizio finale. A causa dei lavori in via Po, tuttavia, la manifestazione si dirigerà in lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale dei Partigiani, piazza Castello e via Roma. 

 

Tante voci, anche diverse tra loro: sindacati (Cgil, Cisl e Uil gli organizzatori), istituzioni, politici e cittadini insieme a ANPI, Emergency, Arci. Ma anche voci "alternative" come Ksa, Torino per Gaza e i collettivi delle scuole superiori. Tanti sindaci, tra cui quello di Torino, Stefano Lo Russo con la fascia tricolore, per portare attenzione sul tema del lavoro, critico come non mai in questo momento.

Le continue morti sul lavoro, ma anche la crisi di Stellantis (e non solo) a Torino si sono prese la copertina, ma i temi presenti nel corteo sono decine: dalla scuola alla disoccupazione, dalle pensioni fino alla pace in Ucraina e Medio Oriente, che meno hanno a che fare col lavoro.

Il Comizio conclusivo in piazza San Carlo

Il comizio conclusivo a nome di Cgil, Cisl e UIl sarà tenuto da Gianni Cortese, Segretario Generale UIL Torino e Piemonte, preceduto dall’intervento di un rappresentante della Gioc (Gioventù Operaia Cristiana), Stefano Portaluri, quindi Daniele Santelli (Cisl Funzione Pubblica del Mauriziano), Roberta Radetti (Uiltucs Commercio, rsu e rls ipermercato Carrefour di Moncalieri) e Fabio di Gioia, Stellantis Enti centrali di Mirafiori per Fiom Cgil.

Le deviazioni e le modifiche al traffico

Il corteo comporta ovviamente modifiche alla viabilità e alle linee di servizio pubblico (si può trovare tutto sul sito Gtt). Intanto, divieti di transito e sosta sono stati istituiti lungo tutto il percorso del corteo (piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma, piazza San Carlo, piazza CLN) fino alle 14 circa. Il divieto di transito interessa anche tutte le vie che attraversano il percorso del corteo. Divieto di parcheggio in piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma (tratto piazza Castello – via Arcivescovado), piazza San Carlo, piazza C.L.N.

 

Francesco Capuano

Leggi tutte le notizie di MOTORI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium