Sanità | 23 maggio 2024, 15:05

Gli infermieri bocciano la Città della Salute: "Nessuna risorsa a favore dei dipendenti"

Inviata una lunga lettera ai vertici dell'Asl e alla Regione Piemonte. Il segretario Giuseppe Summa: "Un'azienda che muore un po' ogni giorno"

Gli infermieri bocciano la Città della Salute: "Nessuna risorsa a favore dei dipendenti"

Gli infermieri bocciano la Città della Salute: "Nessuna risorsa a favore dei dipendenti"

Nursind il Sindacato delle professioni infermieristiche, ha inviato una lettera ai vertici di Città della Salute e della Scienza di Torino e per conoscenza alla Regione Piemonte, contestando il mancato stanziamento di risorse economiche a favore dei dipendenti della stessa Azienda sanitaria.

"Il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità infatti, recita che secondo quanto previsto dalla Legge di bilancio 2022 i fondi destinati alla contrattazione collettiva integrativa aziendale debbano essere incrementati con risorse appositamente stanziate a carico dei bilanci aziendali. Tali risorse sono messe in campo per la valorizzazione professionale per una parte di esse e per riconoscimenti alla premialità e il disagio per un altra parte", dichiara il segretario Giuseppe Summa. "Considerato che la Regione Piemonte ha indicato con chiarezza a tutte le AASSRR di determinare gli incrementi  previsti, dobbiamo prendere atto di come  Città della Salute e della Scienza di Torino, sia l'unica Azienda a non averlo fatto".

Summa poi aggiunge: "Da un lato ha scelto di non investire sulla valorizzazione professionale se non con una minima quota ( solo 365000 euro anziché più di 1 milione previsto) elemento di grande rilevanza, non incrementando il fondo dedicato, dall'altra non ha incrementato il fondo dei più di 600 mila euro previsti, che andavano a riconoscere premialita e disagio,  penalizzando in entrambi i casi i dipendenti di questa importante azienda".

"Azienda che oltre ad avere notevoli difficoltà e criticità legate alla carenza di personale, dove ancora oggi non è stato predisposto il piano delle ferie estive a prescindere dalla questione TAR, dove in barba al contratto nazionale che ne prevede 7 al mese, i dipendenti nelle sale operatorie sono costretti a fare anche 15 turni di reperibilità al mese e nei reparti si continuano a saltare riposi e a lavorare oltre l orario, diventa ancora meno attrattiva  rispetto alle altre per i mancati riconoscimenti legati alla valorizzazione, alla premialità e al disagio - dice ancora il segretario del Nursind - E a testimonianza di tutto ciò, ci sono i dati degli ultimi concorsi".

"Appena 239 infermieri infatti, hanno optato per la stessa Città della Salute, contro i più dei 700 di ASL Città di Torino e Mauriziano. Senza dimenticare  che Città della Salute e della Scienza di Torino, è l'unica Azienda a non aver ricevuto i finanziamenti previsti dal Decreto Calabria, poiché non ha incremento il personale rispetto al 2018. Insomma, un'azienda che muore un pò ogni giorno", conclude con amarezza Summa.

comunicato stampa

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