Dopo tre giorni di occupazione, i manifestanti pro Palestina lasciano il Rettorato dell'Università di Torino. Dopo l'occupazione di Palazzo Nuovo, lunedì una decina di giovani si erano insediati in maniera irregolare nella sede di via Po, con il conseguente blocco delle attività istituzionali e lavorative in Rettorato.
"Il dialogo continua"
Questa mattina gli attivisti Pro-Palestina hanno interrotto la protesta. Una notizia accolta con soddisfazione da UniTo, che aggiunge: "Il dialogo quindi continua, alla ricerca di una soluzione che debba coniugare l’esigenza di funzionalità degli spazi istituzionali e la loro piena agibilità, la ripresa delle regolari attività didattiche in presenza laddove negate con l’altrettanto giusta e necessaria libertà di espressione e di manifestazione democratica del pensiero".
La presenza dell'Imam Brahim Baya
Circa la presenza dell’Imam Brahim Baya impegnato in attività religiosa negli spazi di Palazzo Nuovo all’Università di Torino, si rende noto che la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha contattato telefonicamente il Rettore, Stefano Geuna. Durante la conversazione, il rettore ha precisato che il fatto è avvenuto in situazione di occupazione da parte di studenti, i quali impediscono da giorni l’accesso a docenti e personale universitario; quindi sotto la piena responsabilità degli occupanti.
Per parte sua, l’Università di Torino ribadisce fermamente il carattere di laicità dell’istituzione universitaria. Il rettore e il ministro hanno quindi condiviso un sentimento di piena condanna sull'accaduto.
La dura condanna dei Radicali
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