Attualità | 26 maggio 2024, 15:00

Torino e l'arcivescovo di Milano: cosa ha legato così indissolubilmente San Carlo Borromeo alla città della Mole?

Da sempre crocevia di moltissime figure storiche, il capoluogo piemontese ha ospitato anche il religioso (che diede pure il nome alla piazza)

sindone

San Carlo Borromeo passò da Torino per adorare la Sacra Sindone

Come è ormai noto, la città di Torino è stata da sempre crocevia del passaggio di numerosissime figure celebri, non solo nel mondo profano ma anche in quello sacro.

Ebbene sì, sul suolo sabaudo sono passati anche, pensate un po', alcuni santi.

Tra questi, l'arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo.

Egli, infatti, si stava recando a Chambery presso la quale avrebbe dovuto venerare la Sacra Sindone. Per facilitargli il viaggio, il duca Emanuele Filiberto di Savoia condusse il Sudario a Torino, nuovo capoluogo sabaudo, e ne organizzò l'ostensione in quella che, all'epoca, si chiamava piazza Reale.

Quest'ultima venne poi intitolata proprio a San Carlo Borromeo, assieme ad una delle due chiese gemelle che chiudono il versante meridionale della piazza stessa. Inoltre, ad ulteriore testimonianza di questo evento vi è un piccolo dipinto esposto all'angolo tra piazza San Carlo, appunto, e via Alfieri.

Tutti segni tangibili e tutt'ora visibili del passaggio di San Carlo Borromeo a Torino e della sua profonda venerazione per il Sacro Lino.

Passaggio che ha contribuito a dare ulteriore lustro alla città di Torino ed alla sua storia.

 

Foto tratta da https://it.m.wikipedia.org/wiki/Carlo_Borromeo

redazione

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