Nel giorno degli Invincibili, in migliaia si sono radunati nei pressi dei bar Norman (la ex birreria Voigt dove il 3 dicembre 1906 nacque ufficialmente il Torino) per una nuova edizione della marcia dell'orgoglio granata, come quella del 2003.
Allora avvenne il giorno dopo una vergognosa retrocessione, oggi arriva dopo anni di mediocrità, sogni infranti della presidenza Cairo. E proprio il patron granata è stato il principale bersaglio. Cori, canti contro di lui, anche pesanti e volgari, alternati al classico 'Il Toro siamo noi".
Da Bruno a Marengo
Presenti non solo tifosi torinesi, ma anche club arrivati dalla Sardegna, da Viterbo piuttosto che da Pesaro, con questi ultimi capitanati dallo storico Mario Patrignani. Da segnalare anche i cori per Pasquale Bruno, che ha brevemente parlato prima della partenza del corteo. Evidente la soddisfazione dell'avvocato Gigi Marengo, tra i promotori dell'iniziativa: "Oggi è un punto di svolta per il nostro Toro, vogliamo riappropriarci del nostro futuro. Basta mediocrità, basta Cairo".
Anche i giovani all'appello
Tantissimi i giovani presenti, non solo over 50 o persone con i capelli grigi, a testimonianza che ci sono ancora giovani leve granata. 'Torino siam solo noi' piuttosto che 'Chi non salta bianconero è' o il coro che da mesi si ascolta allo stadio 'Urbano devi vendere vattene'. Tra gli striscioni 'Nati per lottare' e 'Di padre in figlio', oltre a 'Non molleremo mai' e a quelli dei tantissimi Toro Club presenti, oltre a delegazioni del Genoa e del River Plate, tifosi storicamente gemellati.
In marcia
Poco dopo le 11 finalmente il corteo inizia a marciare, prendendo la direzione di piazza Castello, al ritmo di 'Forza Toro alé granata'. Con le fila dei presenti che si sono decisamente rimpinguate rispetto all'adunata iniziale delle ore 10. Poco dopo le 11.30 il serpentone ha iniziato a percorrere via Po, con canti e cori anti Cairo a fare da sottofondo.
Una marea in piazza Vittorio
A mezzogiorno il corteo è giunto alla fine di via Po: in piazza Vittorio i presenti sono un'autentica marea, forse addirittura 15 mila persone. Con Cairo sempre più nel mirino della contestazione.
L'ultimo step
Attorno alle ore 13 la marcia si è conclusa, per dare modo a chi voleva salire a Superga di poterlo fare con il dovuto anticipo: alle 17 capitan Zapata leggerà i nomi degli Invincibili di fronte alla lapide, ponendo fine alla lunga giornata granata.