Valutare l'istituzione di una Zona 30 per invitare gli automobilisti a rallentare. E' l'ultima idea del Comune di Torino per risolvere i problemi di sicurezza stradale di lungo Po Antonelli, oggetto di un'interpellanza del capogruppo di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò.
Dossi e 30 chilometri
Una strada, quella di Vanchiglietta, dove negli anni stati posati 12 dossi in conglomerato pre-segnalati da 24 sistemi di rallentamento a effetto ottico. E dove è stato istituito il limite di velocità di 30 chilometri orari. "Inoltre nel tratto tra i corsi Tortona e Belgio, esclusa l'itersezione con corso Cadore - ha spiegato l'assessore alla Viabilità di Palazzo Civico, Chiara Foglietta -, si ha l'obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra".
Allarme malasosta
A preoccupare, però, sono i numeri delle violazioni. Nel 2024-2025, infatti, la polizia municipale ha accertato 434 violazioni del codice della strada (di cui 415 per sosta irregolare). Lo scorso anno, inoltre, sono stati rilevati due incidenti con danni a cose e altri due nell'anno in corso, di cui un sinistro con feriti. "Compatibilmente con le risorse a nostra disposizione - ha concluso Foglietta -, sarà valutata anche l'istituzione di una zona 30, con ulteriori elementi di moderazione del traffico". Allo studio anche l'ipotesi di un raccordo tra il collegamento della ciclopista di corso Brianza con il lungo Po e la passerella pedonale di collegamento con la sponda opposta e il viale Michelotti/piazza Carrara.
Occhio ai giardini
Provvedimenti che non convincono del tutto Iannò. "Purtroppo i veicoli in lungo Po Antonelli vanno ad alta velocità e quasi tutti non danno la precedenza a destra - ha rincarato il consigliere -. Senza contare la presenza del giardino di piazza Chiaves, molto frequentato di mattina e pomeriggio dai ragazzini. Lì, in quel punto, manca anche un attraversamento". Proprio la questione della sicurezza in piazza Chiaves è stata recentemente argomento di discussione in Circoscrizione 7.