“E poi... tutti giù per terra”: si intitola così il cortometraggio che il regista grugliaschese Valter D'Errico ha realizzato su Villa Azzurra, uno degli edifici dell'ex ospedale psichiatrico di Grugliasco dedicato all'internamento di donne e bambini, o meglio, su quanto accadeva all'interno del padiglione.
L'opera di D'Errico nasce da quanto appreso da lui stesso da ragazzo, attraverso il racconto di un cittadino grugliaschese: la storia di un manicomio per bambini, vicino alla scuola che da bambino D'Errico frequentava, al di là del muro contro il quale giocava a pallone.
«È evidente quanto questo cortometraggio rappresenta non solo un progetto artistico, ma anche un atto di giustizia e sensibilizzazione su temi importanti come la violenza sui bambini – spiega D'Errico - Un giorno, mentre chiacchiero con Andrea Colognese, mi racconta questa storia: la storia di un manicomio per bambini vicino alla mia scuola, un luogo carico di sofferenza. Pensare che da piccolo giocavo con il pallone contro quel muro e mai avrei pensato che bambini come me venissero abusati, questa cosa mi ha destabilizzato. Mi sono confrontato con Paola Bonetti, una brava scrittrice, e abbiamo buttato giù il soggetto. Arrivato a Roma, ne parlo con Eleonora Baliani e lei è riuscita a dare vita ai personaggi da me raccontati. Ci sono dei riferimenti a figure locali come Franco Mazzotta, Giuseppe Filomena e Adriano, il "matto del paese”».
Il cortometraggio ha partecipato al Los Angeles Film Festival, proiettato il giorno prima degli Oscar nel cinema più importante del mondo, il Chinese Theatre e attualmente è in concorso al Festival dei Tulipani di Seta Nera, dedicato a cortometraggi e film su temi sociali.