Politica | 12 maggio 2025, 14:14

Calderoni e Canalis (PD): "Piemonte può essere un modello nazionale contro lo sfruttamento lavorativo”

I due consiglieri regionali dem: "Abbiamo buone pratiche da mettere a sistema"

"Il Piemonte può essere modello contro lo sfruttamento lavorativo”

"Il Piemonte può essere modello contro lo sfruttamento lavorativo”

«Lo sfruttamento lavorativo è una piaga che colpisce anche il Piemonte, ma il nostro territorio ha già sperimentato buone pratiche di accoglienza, controllo e collaborazione che possono diventare un riferimento a livello nazionale. Con il nuovo gruppo di lavoro della Commissione Legalità possiamo sistematizzare queste esperienze e metterle al servizio del Paese»: lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Mauro Calderoni e Monica Canalis, commentando con favore la nascita del Gruppo di lavoro regionale sullo sfruttamento lavorativo, avviato oggi all’interno della Commissione Legalità del Consiglio regionale.

Il gruppo, composto in maniera trasversale da tutte le forze politiche, lavorerà per analizzare e contrastare il fenomeno dello sfruttamento nei settori più vulnerabili – come agricoltura, logistica e servizi – raccogliendo dati, ascoltando le comunità locali e promuovendo proposte normative e azioni operative concrete, in sinergia con istituzioni, forze dell’ordine, parti sociali e associazioni.

«Nelle campagne piemontesi – ha sottolineato Calderoni – molte amministrazioni locali e realtà del terzo settore hanno costruito percorsi efficaci per l’accoglienza dei lavoratori stagionali e il contrasto al caporalato. Ma mancano coordinamento, risorse e soprattutto una cornice normativa adeguata. Le regole attuali sui flussi dall’estero sono rigide e farraginose, e i contratti collettivi non si occupano in modo concreto del tema della casa. Eppure, proprio l’ospitalità è uno dei nodi principali da affrontare per garantire condizioni dignitose a chi lavora nei campi.»

«Non partiamo da zero – ha aggiunto Canalis –. In Piemonte ci sono territori che hanno saputo coniugare legalità, tutela del lavoro e sostenibilità sociale. È tempo di fare sistema, di sostenere chi lavora bene e di rendere strutturali le buone pratiche. Dalla logistica all’agricoltura, i diritti dei lavoratori non possono più essere considerati variabili dipendenti.»

Il gruppo si riunirà mensilmente e avrà il compito di elaborare un quadro aggiornato delle criticità e delle soluzioni possibili, contribuendo a rafforzare il ruolo della Regione Piemonte nella lotta allo sfruttamento lavorativo e nella promozione di un’economia giusta e rispettosa dei diritti.

comunicato stampa

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