Politica | 13 maggio 2025, 17:50

La Tangenziale di Torino dice addio ai caselli, arriva il "free flow": confronto tra Regione e sindacati

Ecco come funziona il sistema e quando entrerà in vigore

Ecco come funziona il sistema e quando entrerà in vigore

Ecco come funziona il sistema e quando entrerà in vigore

Confronto questa mattina tra l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e i sindacati sul “free flow” per la tangenziale di Torino, che si prepara così a dire addio ai caselli tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Un faccia a faccia a cui ha preso parte anche una delegazione del Coordinamento Regionale Cisal Trasporti - composta dai Segretari Michele Schifone, Marco Oliva, Davide Serio e Vincenzo Filoramo.

Nessun rischio per l'occupazione

All’interno dell’incontro sono stati discussi diversi aspetti, in primis quello occupazionale. “Non c’è – ha rassicurato Gabusi – nessun rischio per l’occupazione: nessun posto di lavoro sarà messo a repentaglio”. Il pedaggio “free flow” è già noto in Piemonte per l’esperienza, tutt’altro che priva di critiche, sull’autostrada Asti-Cuneo.

La novità

Una novità che si inserisce nel più ampio contesto del cambio di gestione della rete: dopo settant’anni, la storica Ativa (gruppo Gavio) ha ceduto la concessione della A55 e della A5 Torino-Quincinetto alla nuova società ITP (Ivrea-Torino-Piacenza), controllata dal consorzio SIS guidato dalla famiglia Dogliani. Il nuovo gestore ha già assorbito 400 lavoratori ex Gavio e gestirà la tratta per i prossimi 12 anni, in un contratto da oltre 1,2 miliardi.

Come funziona il "free flow"

Ma come funziona il “free flow”? Il costo del pedaggio, a differenza di oggi, sarà calcolato in base ai chilometri effettivamente percorsi. Non sarà quindi più obbligatorio fermarsi ai caselli, ma ci sarà un sistema di telecamere che rileveranno le targhe dei veicoli. Chi non ha dispositivi come il Telepass potrà pagare il pedaggio tramite un'app dedicata o una piattaforma online, registrandosi come utente occasionale o come utente del sistema "Conto Targa". 

I problemi

E proprio quest’ultimo si annuncia come l’aspetto più problematico. “Entro novembre – spiega Gabusi -ITP dovrà presentare il progetto della tangenziale di Torino al Ministero. Ho chiesto alla famiglia Dogliani di organizzare per settembre ed ottobre due incontri: il primo con i sindacati per i risvolti occupazionali, mentre il secondo con Città Metropolitana, Comune di Torino e gli altri enti coinvolti”.

Gli aspetti viari non saranno indifferenti: ci saranno automobilisti per cui non cambia nulla, altri che pagheranno di meno e altri di più. Ci sarà quindi chi deciderà di non usare l’autostrada, facendo altre valutazioni e percorsi” conclude.

Anche la Cisal Trasporti ha chiesto di istituire un tavolo di confronto tra sindacati, Regione ed Azienda. “Crediamo sia necessario avviare un confronto serio e responsabile prima dell’avvio del nuovo sistema di pagamento previsto nella tangenziale di Torino” concludono. 

Cinzia Gatti

Leggi tutte le notizie di CONVERSAZIONI ›

Barbara Gabriella Renzi

Salve! Mi chiamo Barbara Gabriella. Sono appassionata di filosofia, psicologia e letteratura. Ho scritto e scrivo di filosofia e anche i miei brevi racconti hanno sempre un risvolto filosofico e psicologico.
Ho all’attivo articoli e libri in inglese e in italiano su vari argomenti: filosofia della scienza, dell’ambiente e del linguaggio. In particolare mi sono interessata di metafore dal punto di vista cognitivo e ho puntato le mie analisi sulla loro abilità di strutturare il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.
Mi piacciono i gatti e anche i cani ma purtroppo vivo senza animali. Adoro il mare e la sua canzone e la montagna d’estate quando si cammina sui sentieri e ci si immerge nella natura. Tra i viottoli e le mulattiere, lì, i miei passi danno il ritmo ai miei pensieri. Vivo a Berlino e ne sono contenta.

Conversazioni
La filosofia trova spazio nella vita di tutti i giorni: sicuramente è qualcosa di astratto ma questo non vuol dire che sia lontana da noi, anzi! La filosofia è un fattore fondamentale nella nostra vita e ci potrebbe aiutare a condurre un’esistenza soddisfacente. Non lasciamola a pochi esperti che parlano fra loro ma portiamola nel nostro salotto e al bar e parliamo di felicità e dei suoi segreti, di ansia e anche di cambiamento climatico, perché no? Discutiamo di amore e, magari, anche dell’importanza della solitudine in alcuni casi. Iniziamo a ragionare insieme su questi concetti e rendiamoli parte della nostra quotidianità per vivere meglio: in fondo una vita che non sia pensata è una vita non completamente vissuta, forse. Voi cosa ne pensate?

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium