Viabilità e trasporti | 13 maggio 2025, 15:53

A Torino i nuovi parcheggi contro la sosta selvaggia dei monopattini

Nel 2024 la Polizia Municipale ha fatto oltre 2.600 multe per parcheggio irregolare di bici e monopattini

Nuovi stalli per i monopattini in città

Nuovi stalli per i monopattini in città

A Torino addio alla sosta selvaggia dei monopattini: negli scorsi giorni gli operati della Città hanno iniziato a tracciare i parcheggi dove sarà obbligatorio lasciare il mezzo in sharing.

L'esempio

Ne è un esempio quello fatto in piazza Castello, davanti al McDonald's: un rettangolo giallo disegnato sui lastroni di pietra, con al centro il simbolo verde con una persona a figura bianca su monopattino. 

Le multe

Una buona notizia per i torinesi costretti quasi quotidianamente a fare lo slalom tra i mezzi abbandonati sui marciapiedi, strisce pedonali o parcheggiati male. Oltre il 62% delle multe fatte dalla Polizia Municipale di Torino a bici e monopattini - in sharing o di privati - è per malasosta. Su 4.152 sanzioni elevate dai Civich nel 2024, ben 2.602 sono state per parcheggio irregolare. 

Ma il complice il nuovo Codice della Strada – che impone regole più stringenti per chi si mette alla guida di un monopattino come obbligo di casca, targa, divieto di parcheggiare sul marciapiede e circolare in certe zone della città – a Torino arrivano nuovi stalli sparsi per le otto Circoscrizioni.

La mappa

In prima battuta saranno realizzati oltre 210, iniziando dalle aree con più domanda, come appunto piazza Castello e Porta Nuova. Zone che sarà possibile individuare fisicamente tramite la segnaletica a terra e cartelli, ma anche "virtuali", individuabili cioè dagli utenti grazie alle coordinate GPS, ma anche indicate sulle App.

Cinzia Gatti

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Giorgio Gatti

Giorgio Gatti nasce a Torino nel 1958 e inizia a fotografare giovanissimo. Le sue fotografie, un archivio di oltre 150.000 immagini, sono il frutto di oltre 40 anni di scatti che lo ha portato a lavorare a Milano, Londra, Berlino, New York e Parigi città che lo ha adottato per diversi anni.

Le sue immagini sono all’interno di svariate collezioni private.

Attualmente divide il suo lavoro tra Chieri e Parigi, città che lo ha adottato come curatore e storico della fotografia. Tutto il suo archivio è di proprietà esclusiva della Fine Art Images Gallery - Agenzia esclusiva della sua produzione.

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