Economia e lavoro | 14 maggio 2025, 07:00

Buche, pochi banchi e scivoli assenti: “Riduciamo i costi di plateatico e Tari”

Ambulanti a confronto con la Circoscrizione 7: "Bisogna variare l'offerta merceologica"

Buche, pochi banchi e scivoli assenti al mercato di piazza Borromini

Buche, pochi banchi e scivoli assenti al mercato di piazza Borromini

Dalle numerose voragini sull'asfalto ai pochi banchi. In Terza commissione si torna a discutere del futuro del mercato di piazza Borromini, cuore del quartiere Madonna del Pilone. Un'area che, come tutte quelle presenti in città, è stata messa a dura prova dalla crisi e da un mondo che dopo il Covid è cambiato.

La situazione

Attualmente la migliore giornata di lavoro resta quella del lunedì, per quanto riguarda i numeri. Ma è evidente, facendo un giro, che i banchi siano presenti a macchia di leopardo. "Segnaletica, parcheggi e accessibilità del mercato le questioni da risolvere" spiegano gli ambulanti.

E mentre la classica proposta di compattare i banchi (per riservarne una parte ai posti auto) non convince totalmente, quella di aprire le attività al pomeriggio divide completamente. "Una buona idea" per il capogruppo di Fdi, Patrizia Alessi. "Rischia di essere il solito flop" la replica della consigliera leghista, Daniela Rodia.

Le buche

Chiuse nei pressi del civico 83, restano comunque tante le buche ancora da coprire nei pressi del controviale. "Il problema della riasfaltatura lato negozi è ampiamente da rivedere" così il capogruppo della Lega, Daniele Moiso, che ha segnalato le criticità anche nei confronti del civico 78. "Rendono complicato l’attraversamento, il transito pedonale e delle auto. Non vanno sottovalutate".

Le discese

Il mercato ha un'altra grana da risolvere: quella degli scivoli per i banchi. "Le discese servono - spiega Andrea Carlomagno, ambulante - perché non c’è alcuna via di fuga per chi lavora a fianco del distributore di benzina".

Da qui l'idea di "tagliare" il plateatico di corso Casale per far defluire i banchi in caso di emergenza. Tutti appunti messi sul taccuino della Circoscrizione 7. "Sarà nostra cura intervenire per risolvere le criticità" affermano il presidente del centro civico Luca Deri e il coordinatore al Commercio Jasch Ninni.

"Però - punzecchia Deri - le abitudini delle persone stanno cambiando e bisogna cercare di cambiare: se un ambulante non vuole spostarsi di tre metri diventa dura. E poi chi fa il domicilio al giorno d'oggi? In pochi, o forse nessuno".

Il problema dei costi

Altro tema è quello legato alla varietà merceologica, da variare. "Bisogna cercare di migliorare l’offerta - conclude Moiso - perché oltre ai banchi di ortofrutta e dei produttori c'è poco. Mi riferisco, in particolare, agli extra alimentari". L'appello è quello di ammortizzare il costo del plateatico.

"Facciamo dei tentativi per evitare la desertificazione, tipo un anno di de-tassazione. Un tentativo, penso io, la Città deve farlo" conclude Moiso.

Philippe Versienti

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