Cronaca | 31 maggio 2025, 18:07

Pugno duro contro gli atti vandalici, Gtt sigilla i bagni del Caio Mario

La decisione maturata dopo alcune interlocuzioni tra la Città e la Circoscrizione 2

La decisione maturata dopo alcune interlocuzioni con la Città

La decisione maturata dopo alcune interlocuzioni con la Città

Il ritorno dei camper dei nomadi nei pressi del parcheggio Caio Mario e le ripetute proteste dei residenti di Mirafiori, e dei fruitori regolari dell’area, hanno convinto Comune di Torino e Gtt ad adottare una linea più dura. 

Bagni verso la chiusura 

Da questa mattina, 30 maggio 2025, gli operai stanno sigillando con cura le porte dei bagni del parcheggio non custodito. Sanitari già oggetto negli scorsi mesi di raid vandalici e intrusioni non autorizzate. Tuttavia per qualche giorno ancora, essendo in corso i concerti allo stadio Olimpico (vedi Vasco Rossi), l’accesso resterà comunque consentito alle numerose persone che hanno deciso di usare il park per una sosta autorizzata.

La situazione dovrebbe poi cambiare a partire dalla prossima settimana. Da martedì, a quanto pare. L'idea di chiudere i bagni è nata un po' per necessità un po' per bisogno: ai sanitari servivano interventi manutentivi, figli degli atti vandalici perpetrati nel tempo. La porta si apriva senza la tessera e all'interno si potevano trovare vetri rotti.

Le interlocuzioni 

La decisione è maturata nel tempo, a seguito di commissioni convocate in Circoscrizione 2 (alla presenza di cittadini decisamente irritati) e di interlocuzioni recenti tra l’amministrazione comunale e Gtt che gestisce l’area del Caio Mario. L'ultimo incontro lo scorso 23 maggio, al pomeriggio, tra l'assessore alla Viabilità della Città, Chiara Foglietta, il presidente del centro civico, Luca Rolandi, il coordinatore all'Urbanistica della 2, Alessandro Nucera, e un gruppo di residenti. 

Sia i camperisti, turisti compresi, sia i residenti delle palazzine limitrofe al parcheggio hanno rilasciato più volte dichiarazioni negative sulla struttura. Al punto da convincere i vertici del Caio Mario a cambiare strategia. La sensazione è che posizionando un'inferriata si potrebbero finalmente evitare le continue intrusioni. E senza l'approvvigionamento dell'acqua ai nomadi non resterebbe altro da fare che cambiare aria.

Philippe Versienti

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