Colorato, moderno e accessibile a tutti. Si è tenuta oggi pomeriggio, preso lo spazio Baraca, l’inaugurazione del nuovo campetto multisport di via Rapallo. Uno spazio riqualificato all’interno del territorio della Circoscrizione 1, restituito ai giovanissimi al termine di un percorso partecipato guidato e sviluppato dall’associazione di promozione sociale Kallipolis, grazie a un finanziamento pari a 74mila euro nell’ambito del bando YouToo. All’evento hanno partecipato l’assessore alle Politiche giovanili della Città di Torino, Carlotta Salerno, la presidente del centro civico, Cristina Savio, la presidente di Kallipolis Aps, Rita Cararo, e Paul Biligha, campione di basket e rappresentante della Fondazione Jeanne D’Arc.
Dall’abbandono alla rinascita
Quel piccolo campo tra le case popolari e la ferrovia è oggi rinato, trasformato in un luogo di gioco, inclusione e relazione: un playground di basket 3×3, aperto a tutti i ragazzi e le ragazze del quartiere. Intorno spiccano arredi mobili pensati per offrire un luogo flessibile e multifunzionale ideale per lo studio, l’aggregazione e la creatività giovanile.
Il campo, arricchito da un intervento artistico firmato da Truly Design, si è trasformato in un’opera collettiva. “Per noi - ha raccontato Cararo -, è davvero una tappa molto importante. Grazie a un’idea nata nel periodo del Covid abbiamo portato qui, nel quartiere, lo sport. Poi ci è venuta un’idea: rilanciare quel vecchio campetto e trasformarlo in un 3 contro 3”. “Un progetto che ci ha appassionato sin dal primo momento - ha raccontato Emiliano di Truly Design -. Non conoscevamo questo spazio e quando l’abbiamo visto ci si è aperto un mondo. Abbiamo ritoccato il muro perimetrale e realizzato un’opera artistica nel campo di cui tutti i ragazzi potranno beneficiare”.
Il lavoro delle associazioni
Uno spazio (la Baraca) che da isolato è diventato animato. Grazie soprattutto alle associazioni che ci lavorano. Da Kallipolis a Fiesca Verd passando per A modo tuo, Job film days, Auser e Ads San Salvario. “Un ringraziamento a tutte le persone che hanno partecipato per rendere il sogno realtà e alla mia coordinatrice, Caterina Romeo, che ha seguito il progetto sin dall’inizio” così la presidente Savio. Trasformazioni che hanno viaggiato di pari passo con la riqualificazione sociale del quartiere di via Arquata. “Quella parte di risorse del Pnrr dedicate ai giovani - ha concluso l’assessora Salerno -, ci ha permesso di essere qui oggi a festeggiare l’inaugurazione di questo campetto. Restituire spazi ai giovani significa restituire futuro alle nostre città. Via Arquata oggi non è solo un’area rinnovata, è il simbolo di un lavoro condiviso che parte dall’ascolto dei bisogni dei ragazzi e delle ragazze. Attraverso la co-progettazione con il Terzo Settore, vogliamo costruire luoghi dove la socialità, lo sport, la cultura e l’impegno civico si incontrano. Ed è proprio da qui che passa il diritto di tutte e tutti a sentirsi parte della comunità”.
Il ponte con il Camerun
Kallipolis ha anche dato il via a una raccolta fondi che ha come obiettivo quello di garantire attività sportive gratuite e accessibili per bambini, ragazzi e giovani del quartiere. La metà delle donazioni raccolte sosterrà un progetto gemello in Camerun, dove la Jeanne d'Arc Foundation, con il supporto proprio del cestista Paul Biligha, riqualifica campi da basket come strumenti di crescita, inclusione e riscatto sociale. “Con l’aiuto di chi ci sosterrà - raccontano -, contribuiremo alla riqualificazione del campo di Akono e all’acquisto di materiale sportivo per il campo di Ebolowa”. “Il mio sogno - ha rivelato Biligha -, è riqualificare campi da basket ovunque nel mondo. E il messaggio ai giovani di Torino è quello di usare questo spazio per crescere sani e imparare l’amore verso lo sport”.
Bando YouToo
L’intervento di via Rapallo rientra tra i 16 progetti sviluppati in collaborazione con enti del terzo settore e finanziari nell’ambito del bando YouToo, programma che ha stanziato 4 milioni di euro per offrire ai giovani spazi rinnovati e attività mirate a promuoverne l’inclusione sociale.