Eventi | 05 giugno 2025, 15:34

Cucina Italiana verso il riconoscimento UNESCO: gli chef di Euro-Toques e il Ministro Lollobrigida uniti nella campagna internazionale

Cena di gala sulla nave Vespucci celebra le eccellenze italiane in vista della storica votazione di dicembre in India.

Il 2025 sarà un anno fondamentale per la promozione della tradizione gastronomica italiana nel mondo. A dicembre, infatti, si terrà in India la tanto attesa votazione dell’UNESCO per il riconoscimento ufficiale della Cucina Italiana come patrimonio immateriale dell’umanità: un traguardo storico, che punta a tutelare e valorizzare uno degli elementi più rappresentativi dell’identità culturale del nostro Paese.

A sostegno della candidatura proseguono con grande slancio le iniziative di Euro-Toques, l’associazione internazionale di cuochi fondata da Paul Bocuse e Gualtiero Marchesi, da sempre in prima linea nella promozione dell’eccellenza agroalimentare italiana.

 Chef Fabrizio Bertucci, chef Franco Brancatella, Ministro Francesco Lollobrigida, il presidente Enrico Derflingher e lo chef Antonino Fratello direttore generale EuroToques 

Tra gli appuntamenti istituzionali più significativi di questi giorni, spicca l’incontro bilaterale svoltosi a Roma tra il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e la Segretaria all’Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Leslie Rollins.

Al centro del colloquio, lo sviluppo dei rapporti commerciali e dell’interscambio agroalimentare tra Italia e Stati Uniti, che nel 2024 ha superato la soglia degli 8 miliardi di euro. Protagonisti di questo scambio sono alcuni tra i prodotti più iconici del Made in Italy: vino, olio extravergine d’oliva, pasta e formaggi.

Questi tesori del gusto sono stati anche al centro di una straordinaria cena di gala a bordo della nave scuola “Amerigo Vespucci”, autentico simbolo della Marina Militare Italiana.

L’evento, curato dagli chef di Euro-Toques Italia guidati dal presidente Enrico Derflingher, ha rappresentato un vero e proprio viaggio tra i sapori italiani, alla presenza del Ministro Lollobrigida e di ospiti internazionali. Per l’occasione, sono state riunite 35 fra le migliori eccellenze enogastronomiche italiane, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

 

Il menù della serata

 Antipasti a passaggio: un inno all’Italia dei sapori: porchetta a cubetti, fiori di zucca, supplì, mozzarelline, mortadella di Bologna, salami, prosciutto crudo, pecorino romano, parmigiano reggiano e il raffinato gorgonzola DOP “Gran Vittoria Bassi”. Il tutto accompagnato da fragranti grissini e pane appena sfornato.

 

Pasta: Garganelli freschi conditi con un ricco sugo di guancia di vitellona Fassona, pomodori secchi, broccolo romano e scamorza affumicata: un equilibrio perfetto tra intensità e delicatezza.

Riso Carnaroli classico Riserva San Massimo “Regina Vittoria” con gamberi rossi di Mazara, timo, maggiorana, tartufo nero pregiato Urbani e Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi: una sinfonia di profumi e consistenze.

Secondo piatto: Trancio di spigola del Tirreno, pescata con l’amo, cotta al forno con olive nere taggiasche, pomodorini di Pachino, capperi di Pantelleria e limone sfusato di Amalfi. Un omaggio al Mediterraneo più autentico.

Per chi non ama il pesce, è stato servito un delizioso filetto di Fassona dell’eccellente azienda Cazzamali, tra le migliori realtà italiane del settore. Il piatto era accompagnato da una profumata salsa al timo e sambuca Molinari di Civitavecchia, uno gnocco alla romana e un tenero cuore di insalata cappuccina.

 Dessert, un finale dolce firmato da due maestri dell’arte pasticcera: Delizia al limone Costa d’Amalfi IGP, creata dallo chef Sal De Riso e Gelato fiordilatte biologico italiano con Amarena Fabbri e sorbetto ai mandarini tardivi su crumble di frutta secca, preparato da Eugenio Marrone, campione del mondo di Gelateria.

La serata ha rappresentato non solo un’esperienza gastronomica d’eccellenza, ma anche un potente messaggio culturale: la cucina italiana è patrimonio vivo, fatto di tradizioni, territori e talento. In attesa del prestigioso riconoscimento dell’Unesco.

Claudio Porchia

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