Eventi | 05 giugno 2025, 13:12

Una notte per le Molinette, finanziamento di 250 mila euro per il bando per la Ricerca d'eccellenza

Serata di solidarietà con asta di beneficenza

Una notte per le Molinette, finanziamento di  250 mila euro per il bando per la Ricerca d'eccellenza

 Oltre 150 ospiti alla cena di gala con asta di beneficenza "Una notte per le Molinette", che si è svolta nella magnifica cornice di Villa Sassi a Torino. L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Ricerca Molinette e ha visto la partecipazione di numerose autorità, con la conduzione di Edelfa Chiara Masciotta, per una serata all'insegna della solidarietà e del sostegno alla ricerca scientifica d'eccellenza. Tra gli ospiti, il prefetto di Torino, Donato Cafagna, l'assessore della Regione Piemonte alla Sanità, Federico Riboldi, la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, Thomas Schael, Commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino e la direttrice della Scuola di Medicina dell'Università di Torino, Paola Cassoni. Una partecipazione che ben esprime lo stretto e virtuoso rapporto tra la Fondazione e il territorio. La serata ha preso il via con un'emozionante asta di beneficenza curata dalla prestigiosa casa d'aste Bolaffi, che ha visto un'ampia partecipazione e generose offerte a sostegno della Fondazione.

È seguita poi la premiazione dei due vincitori del Bando per la Ricerca d’Eccellenza 2025. I due ricercatori premiati sono stati annunciati dal Prof. Emilio Hirsch, direttore scientifico della Fondazione Ricerca Molinette e direttore del Centro Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino.

Il Prof. Luca Bertero ha ricevuto un finanziamento di 200.000 euro per portare a compimento un progetto di ricerca traslazionale incentrato sul meningioma, il tumore cerebrale più frequente nell’adulto. Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di una neoplasia indolente, non è sempre possibile prevederne con certezza l’evoluzione clinica. Il progetto si propone di analizzare il metiloma – una firma molecolare del DNA – per verificare se esistono correlazioni tra queste modifiche e la tendenza del tumore a restare stabile o, al contrario, a evolvere verso forme più aggressive. L’obiettivo è identificare indicatori biologici utili per personalizzare il percorso terapeutico, evitando trattamenti non necessari nei casi a basso rischio e intensificando il monitoraggio o l’intervento precoce nei pazienti con maggiore probabilità di progressione. Si tratta di uno studio ad alta complessità tecnologica, basato sull’analisi di un’ampia coorte di campioni, che potrebbe contribuire a ridefinire le strategie di monitoraggio e trattamento di questi pazienti.

Per la ricerca clinica, il Dott. Giancarlo Marra si è aggiudicato un finanziamento di 50.000 euro per un progetto volto a migliorare la diagnosi dei tumori prostatici aggressivi. L’obiettivo è individuare la presenza di malattia metastatica evitando la biopsia chirurgica dei linfonodi – una procedura invasiva e potenzialmente gravata da complicanze – grazie all’impiego di tecniche avanzate di diagnostica per immagini. Se validato, questo approccio non invasivo potrebbe ridurre significativamente il numero di interventi non necessari, migliorando la qualità della vita e limitando il rischio di effetti collaterali post-operatori per migliaia di pazienti ogni anno in Italia

Il presidente della Fondazione Ricerca Molinette, Massimo Segre ha detto: “Esprimo profonda gratitudine a tutti i partecipanti, alle autorità e ai partner che hanno contribuito al successo di questa serata. L'impegno e la generosità dimostrati permetteranno di continuare a sostenere progetti di ricerca innovativi e di altissimo livello, con l'obiettivo di migliorare la salute e la qualità della vita dei pazienti”. Grazie alla generosità dei presenti, durante la serata sono stati raccolti fondi per oltre 35.000 euro. Questo significativo contributo sarà interamente devoluto ai programmi di ricerca della Fondazione.

comunicato stampa

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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