S. Salvario / Lingotto | 13 giugno 2025, 18:55

"Impossibile dormire fino alle 3”: rivolta del parroco e dei fedeli contro il locale sul Po

Nel mirino anche il rumore dei tamburi e le feste abusive. E i cittadini contattano i vigili

"Impossibile dormire fino alle 3”: rivolta del parroco e dei fedeli contro il locale sul Po

Il parco del Valentino è tornato ad essere, in poche settimane, il cuore pulsante della movida sul Po. Ma, insieme alla musica, a far vibrare le mura dei palazzi sono anche le crescenti proteste dei residenti e della vicina parrocchia Sant'Agnese, esasperati da musica a tutto volume fino a tarda notte e rumori incessanti nei fine settimana.

"Anche con doppi vetri chiusi si sente tutto, da via Volturno e persino oltre corso Moncalieri", segnala un residente. "Ogni weekend la musica va avanti fino alle 3, è fortissima. E la domenica pomeriggio comincia alle 14 e prosegue fino a mezzanotte. È diventato impossibile vivere con serenità".

Il silenzio delle istituzioni

Le lamentele non sono nuove. Diversi cittadini (compreso il parroco) hanno riferito di aver contattato la Polizia Locale, senza ottenere riscontri concreti. Anche il presidente della Circoscrizione 8 è stato raggiunto via email, ma nessuna risposta è mai arrivata. Anzi, il problema è stato poi affrontato in settimana al centro civico durante le comunicazioni.

Tra i più colpiti c’è la parrocchia della zona, che ha più volte fatto presente il disagio arrecato dalle vibrazioni continue e dal rumore durante le celebrazioni domenicali. "La messa si accompagna al basso", ironizza un parrocchiano.

Tamburi e feste abusive

Oltre al locale, c’è anche chi segnala un gruppo di persone che, nei pressi dello spiazzo adiacente il Pados,(vicino alle scalinate) si ritrova con percussioni e tamburi, creando un sottofondo martellante e prolungato. "Sono totalmente assorbiti da quello che fanno, non si curano minimamente del fastidio arrecato agli altri", racconta un residente.

A peggiorare il quadro, la festa improvvisata da una comunità peruviana il 28 maggio scorso: "Microfono, casse e musica a tutto volume in un parco pubblico. Possibile che nessuno intervenga mai?", chiede chi abita in zona, esasperato.

Appello ai cittadini e al Comune

L’appello dei residenti è chiaro: più controlli, più rispetto e risposte immediate da parte delle istituzioni. Alcuni chiedono un confronto pubblico o un'assemblea di quartiere per affrontare la questione, prima che la situazione degeneri ulteriormente. "Siamo soli – conclude un lettore -. O gli altri non segnalano, o le segnalazioni restano lettera morta. Ma il diritto al riposo e al rispetto degli spazi pubblici dovrebbe valere per tutti, non solo per chi fa festa".

Philippe Versienti

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