Cronaca | 14 giugno 2025, 15:47

"Basta armi a Israele". Da piazza Castello il corteo pro Palestina: c'è anche la ragazza fermata al Cairo [FOTO e VIDEO]

La manifestazione che chiede lo stop degli accordi con Israele percorre via Rossini, corso Regina Margherita per terminare in piazza Solferino

Manifestazione Pro Pal nel centro di Torino

Manifestazione Pro Pal nel centro di Torino

È sempre più drammatica la situazione in Medio Oriente e anche Torino manifesta a sostegno della Palestina. È partito da piazza Castello il corteo che chiede di fermare gli accordi e la vendita di armi a Israele, in un momento in cui l'opinione pubblica e anche parte della politica sta chiedendo con sempre più convinzione il cessate il fuoco a Gaza, con i morti palestinesi che hanno superato le 55 mila vittime.

 

Alle 15:30 oltre un migliaio di manifestanti, guidati dal coordinamento Torino per Gaza, si sono incamminati in via Po con in testa lo striscione "Fermate le armi, per fermare il genocidio". Il percorso prevede di svoltare in via Rossini, corso San Maurizio e corso Regina Margherita per attraversare piazza della Repubblica, percorrendo poi l'ultimo tratto in via Milano per sostare di fronte al Comune e terminare il corteo in piazza Solferino.

Ore 16:00 Protesta davanti alla Rai in via Verdi



Sosta di fronte alla Rai di via Verdi, accusata di imparzialità nella narrazione a favore di Israele. "Dopo due anni - hanno detto i manifestanti - ancora a parlare di diritto di difendersi di Israele, dopo che Israele ha bombardato quattro paesi in questi anni. Casomai siamo noi che ci dobbiamo difendere da Israele che ci prosciuga: lo scorso 8 giugno si è rinnovato il trattato di intesa militare tra Italia e Israele, finanziato coi nostri soldi pubblici. Non sappiamo quanti perché è secretato".

Presente anche Vittoria, una dei due giovani torinesi che due giorni fa sono stati fermati al Cairo, insieme ad altri italiani, perché intenzionati a partecipare alla marcia internazionale per Gaza diretta a Rafah. "Sono tornata ieri dall'Egitto - ha raccontato Vittoria -. Ci hanno fermati perché Israele ha minacciato l'Egitto, nel caso avessero dato aiuto ai manifestanti".

Ore 16:30 Frasi in arabo a Porta Palazzo
Al mercato di Porta Palazzo, dal microfono messaggi in arabo indirizzati ai tanti "fratelli" presenti, da parte di un imam egiziano. Parole di pace ma anche di critica contro il governo dell'Egitto e il presidente Al Sisi, accusati di fare il gioco di Israele nello sterminio dei fratelli palestinesi.

Ore 17: davanti al Comune di Torino

Arrivati in piazza Palazzo di Città, ecco il messaggio al Comune: "Le istituzioni hanno iniziato a approvare documenti per dichiarare di non fare più accordi con Israele. Questa Giunta, che ha partecipato alla manifestazione di Roma chiamata dal PD, vogliamo che si prenda la responsabilità di un posizionamento politico che altrimenti è preso solo per acquisire più consensi. Se siete dalla parte della Palestina bisogna provarlo". A seguire, la lettura dell'articolo 11 della Costituzione sul ripudio della guerra e l'annuncio dell'estensione di "Piazza Palestina" - da fine maggio in piazza San Carlo e poi in piazza Castello - anche di fronte al Comune.

Alle 17:20 il corteo ha raggiunto pizza Solferino, dove la manifestazione è terminata dopo gli ultimi interventi, senza nessuna tensione.
 

Francesco Capuano

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