Economia e lavoro | 18 giugno 2025, 13:28

Unicredit-Banco Bpm, Confapi Piemonte avverte: "Attenzione al legame con i territori e alla tenuta del pluralismo bancario"

Il presidente Roberto Cotterchio: "Un’aggregazione di queste dimensioni ridurrebbe sensibilmente il grado di concorrenza, in particolare in quelle aree dove le piccole e medie imprese, ossatura dell’economia regionale, si affidano a una rete bancaria articolata, radicata e diversificata"

Immagine di archivio di una sede di Unicredit Banca

Immagine di archivio di una sede di Unicredit Banca

In merito all’offerta pubblica di scambio ostile di Unicredit su Banco BPM, Confapi Piemonte desidera esprimere attenzione e prudenza rispetto agli effetti che un’eventuale integrazione tra i due gruppi potrebbe avere sul tessuto produttivo del Nord-Ovest e sul sistema bancario nazionale. 

Roberto Cotterchio, Presidente di Confapi Piemonte, sottolinea: “Unicredit e Banco BPM rappresentano il secondo e il terzo gruppo bancario italiano. Un’aggregazione di queste dimensioni ridurrebbe sensibilmente il grado di concorrenza, in particolare in quelle aree dove le piccole e medie imprese, ossatura dell’economia regionale, si affidano a una rete bancaria articolata, radicata e diversificata”. 

La prospettiva di una riduzione degli sportelli bancari, la centralizzazione delle decisioni e la possibile perdita di presidi locali potrebbero tradursi in un indebolimento del rapporto tra banca e impresa, con effetti sul credito e sul sostegno allo sviluppo, proprio in un momento in cui le imprese affrontano nuove sfide di transizione e competitività. Confapi Piemonte non si oppone a scelte di natura industriale, che restano prerogativa dei gruppi coinvolti e dei loro azionisti, ma invita a mantenere alta l’attenzione sui potenziali effetti sistemici, in particolare sul pluralismo dell’offerta bancaria, sulla vitalità dei territori e sulla tenuta del rapporto con le PMI. 

La solidità del nostro sistema economico passa anche attraverso un sistema bancario diversificato, accessibile e vicino ai territori – dichiara Cotterchio - Le piccole e medie imprese hanno bisogno di banche capaci di comprendere il valore dell’impresa nella sua interezza, non solo attraverso parametri automatici, ma anche tramite relazioni consolidate e conoscenza del territorio”. Confapi Piemonte continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione, auspicando che qualunque operazione strategica tenga conto non solo degli equilibri finanziari, ma anche delle esigenze concrete delle imprese e delle comunità locali.

comunicato stampa

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