Economia e lavoro | 03 luglio 2025, 12:52

Da Torino arriva la app che aiuta le persone a muoversi in città seguendo soltanto strade "sicure"

Si chiama Safemate ed è stata sviluppata da una start up che grazie alle segnalazioni in tempo reale degli utenti individua i percorsi meno a rischio, tra eventi potenzialmente pericolosi, zone illuminate e così via

Gli sviluppatori della app Safemate

Gli sviluppatori della app Safemate

Si chiama Safemate la app che una startup torinese ha messo a punto per dare una mano alle persone che si sentono poco sicure a girare da sole. Il meccanismo? Molto semplice: utilizza le segnalazioni degli altri utenti della community per individuare e consigliare i percorsi meno rischiosi in tempo reale. Sulla mappa interattiva compaiono situazioni di pericolo, presenze sospette, zone mal illuminate o aree potenzialmente critiche. Ogni segnalazione diventa un gesto di attenzione reciproca e un elemento prezioso per migliorare la qualità della vita di tutti. Ogni “safetag” su una zona isolata o pericolosa, ogni “safetag” su presenze sospette o aree scarsamente illuminate, è un piccolo seme di cambiamento: le informazioni vengono analizzate per offrire agli utenti indicazioni concrete e aggiornate sul percorso da scegliere.

L’app è stata ideata e sviluppata da Giulia Tortoioli e Giorgio Spadaro, entrambi laureati in Ingegneria al Politecnico di Torino, e da Benedetto Cosentino, laureato in Informatica all’Università di Padova. È già disponibile gratuitamente su iOS e Android. Non una semplice app di navigazione, ma un nuovo modo di prendersi cura di sé e della collettività: una risposta concreta all’esigenza sempre più diffusa di sentirsi al sicuro mentre ci si muove negli spazi urbani, informando gli utenti su situazioni quali violenze fisiche o verbali in strada, catcalling, furti, situazioni di disagio o potenziale pericolo. 

Grazie a una rete di segnalazioni aggiornate in tempo reale, l’app offre non il percorso più breve per raggiungere una data destinazione, bensì il più sicuro, calcolato in base ai dati generati da una community sempre attenta e partecipe. Ogni informazione condivisa e ogni zona segnalata contribuiscono a costruire una mappa urbana viva e consapevole, in cui i luoghi a rischio emergono come priorità comuni e le strade dimenticate tornano a essere visibili e tutelate.

Queste informazioni consentono all’algoritmo di costruire una mappa dinamica della sicurezza urbana. La partecipazione attiva della community è dunque cruciale: ogni segnalazione, anche di un singolo utente, contribuisce a migliorare la precisione dell’algoritmo, creando un circolo virtuoso in cui più persone condividono, più i dati diventano affidabili e i percorsi ottimizzati.

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