E’ un oncologo in pensione, Paolo Rovea, monregalese, 66 anni compiuti lo scorso 20 giugno, l’alpinista che ha perso la vita nell’incidente verificatosi nella tarda mattinata di oggi, 3 luglio, ai 3.297 metri del Monte Argentera, in territorio di Valdieri, in Alta Valle Gesso.
Secondo le prime informazioni rese dai soccorritori l’uomo, si trovava insieme a una figlia, a un’amica della giovane e a un altro uomo quando, intento a iniziare la fase di discesa, appena sotto la cima del monte è precitato nel vuoto.
L'allarme è stato lanciato poco dopo le 11. Sul posto è stato inviato l'elicottero che lungo il trasferimento ha recuperato un tecnico aggiuntivo del Soccorso Alpino a supporto dell’équipe. Dopo un approfondito sorvolo della montagna, il corpo dell’alpinista ormai privo di vita è stato individuato 300 metri al di sotto della vetta. Mentre il personale dell’équipe raggiungeva il punto del ritrovamento con manovre alpinistiche, l'elicottero ha sbarcato il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza per le operazioni di polizia giudiziaria. La salma è stata poi recuperata ed elitrasportata a valle.
La figlia dell’alpinista deceduto è stata accompagnata all’ospedale "Santa Croce" di Cuneo in stato di choc. Con lei l’uomo che faceva parte del gruppo, ferito a un piede.
Figura molto conosciuta a Mondovì oltre che negli ambienti sanitari dell’intera regione, sino al dicembre 2021 Paolo Rovea era stato primario di radioterapia all’ospedale "San Giovanni Antica Sede" di Torino. Era inoltre membro dell’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica, nonché collaboratore e membro del Centro internazionale “Famiglie Nuove” (Movimento dei Focolari).