Economia e lavoro | 17 luglio 2025, 13:13

Sull'export di Torino e del Piemonte pesa il caos dei Dazi americani, Gay: "Unico numero accettabile è 0"

I settori più in crisi sono automotive e metallurgia, ma sull'occupazione gli ottimisti sono ancora la maggioranza. Soffrono produzione e ordini

Tornano prudenti le attese delle aziende torinesi e piemontesi per il terzo trimestre 2025: sull'export pesa infatti il caos dei dazi americani. È quanto emerge dall'indagine congiunturale realizzata a giugno dall'Unione Industriali di Torino su 1.200 aziende a livello regionale.

I dati 
Se da un lato sono positive le attese per l’occupazione (saldo ottimisti/pessimisti al +4,9%), sono invece negativi i consuntivi per produzione (-1,0%), ordini (-2,3%), export (-6,1%) e redditività (-6,9%). Cresce la propensione a investire, che interessa il 74,6% delle aziende, mentre oltre un quarto delle imprese ha programmato l’acquisto di nuovi impianti.

Gay: "Per i Dazi unico numero è 0"

"Sui Dazi - ha osservato il presidente dell'Unione Industriali Torino, Marco Gay - c'è una grandissima preoccupazione: l'unico numero possibile e plausibile per noi è lo zero, non ci devono essere". "Serve sicuramente - ha aggiunto - una risposta europea perché è la maniera giusta di essere solidi e forti, consapevoli che siamo un mercato importante da mezzo miliardo di cittadini".

Per quanto riguarda gli altri indicatori, la loro stabilità fa capire "la determinazione che hanno le nostre imprese con all'orizzonte variabili non gestibili in maniera diretta, come appunto i Dazi e il tema dell'energia che non sembra trovare purtroppo una soluzione europea necessaria".

Soffrono la manifattura e l'automotive

A soffrire il manifatturiero, che rappresenta circa due terzi del campione, registra ancora saldi col segno meno per tutti i principali indicatori: produzione (-5,9%), nuovi ordini (-8,0%), redditività (-11,5%) ed export (-7,8%). A soffrire sono soprattutto il comparto metalmeccanico (automotive e metallurgia); dopo un temporaneo rimbalzo tornano negativi tessile (-28,3%), cartario-grafico (-16,7%) e manifatture varie (-15,6%). 

Stabilmente positive le attese per alimentare (+11,4%), edilizia e impiantisti (rispettivamente +7,2% e +23,3%). Per contro il terziario, per sua natura meno esposto alle oscillazioni dei mercati esteri di questo periodo storico, presenta un andamento stabilmente espansivo.

Torino buon clima di fiducia

Focalizzandosi su Torino, il clima di fiducia è ancora prevalentemente positivo, con indicatori sopra lo zero per produzione (+6,3%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto a marzo), ordini (+5,2% in crescita di 3,6 punti) e occupazione (+9,9%, in miglioramento di 5,6 punti). Anche nella manifattura il saldo ottimisti/pessimisti torna positivo, attestandosi al +5,5% (da -1,8% di marzo). 

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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