Cultura e spettacoli | 21 luglio 2025, 12:38

Dora Nera, premio Miglior Noir 2024-2025: ecco i cinque romanzi finalisti

Pasquale Ruju, presidente del premio: “Indagano il mondo e la sua complessità”

Dora Nera, premio Miglior Noir 2024-2025: ecco i cinque romanzi finalisti

 Luca Mercadante con La fame del cigno (Sellerio); Silvia Napolitano con Quel confine sottile (Bollati Boringhieri); Claudio Panzavolta con Lascia stare i morti (Ponte alle Grazie); Antonio Paolacci e Paola Ronco con Rosso profondo (Ubagu Press); Giancarlo Piacci con Nostra Signora dei fulmini (Salani). 

Sono loro le finaliste e i finalisti della quarta edizione del premio Dora Nera, dedicato al miglior romanzo noir edito tra luglio 2024 e giugno 2025. La giuria ha così raccolto il testimone da Andrea Martina, vincitore della scorsa edizione con Furia (66thand2nd).

A selezionare i titoli in gara è stata una giuria composta da cinque gruppi di lettura di altrettante realtà culturali sparse in tutta Italia: Libri dal Vivo, del centro di protagonismo giovanile Cartiera di Torino; Aperilibro, della libreria Alicante di Settimo Torinese; la libreria Diorama Kids di Torino; la libreria Diari di Bordo di Parma; e la libreria Bookstorie di Roma. A coordinare il lavoro della giuria Pasquale Ruju, scrittore e sceneggiatore.

Il coinvolgimento e la valorizzazione del lavoro culturale dei gruppi di lettura – che non solo propongono i titoli e selezionano i finalisti, ma decretano anche il romanzo vincitore – sono alcuni dei motivi che rendono Dora Nera l’unico festival letterario veramente dal basso. La rosa emersa quest’anno è il risultato di un’attenta scrematura tra decine di titoli, proposti, letti e discussi lungo tutto l’anno.

«È stato un lavoro di confronto prima ancora che di scelta – spiega lo scrittore Pasquale Ruju – Non abbiamo semplicemente preso dei titoli e stilato una lista. I giurati hanno ragionato in modo critico e complesso, indagando quali libri siano in grado, oggi, di parlare al più ampio pubblico possibile, turbando il lettore ma anche, in qualche modo, rappresentandolo. D’altra parte il noir nasce per descrivere le società in crisi. Ne illumina i problemi, le ingiustizie, le contraddizioni. I romanzi in concorso al Dora Nera sanno essere crudi e a volte terribilmente veri».

Per la giuria inizia adesso un intenso lavoro di ri-lettura e condivisione per decretare l’opera vincitrice, che sarà annunciata e premiata il 9 novembre, nel corso dell’attesissimo evento di chiusura del festival Dora Nera. Il festival si terrà a Torino dal 7 al 9 novembre nel prestigioso auditorium della chiesa San Filippo Neri in via Maria Vittoria 5.

IL DORA NERA

Dora Nera è il primo festival di letteratura noir dal basso, nato a Torino nel 2021 da un’intuizione dello scrittore e sceneggiatore Pasquale Ruju e di Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante. È organizzato dall’associazione culturale Babelica e, oltre ad assegnare un premio al Miglior romanzo edito, ha in questi anni premiato alla carriera scrittori del calibro di Massimo Carlotto, Maurizio De Giovanni, Carlo Lucarelli e Sandrone Dazieri

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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