Viabilità e trasporti | 26 luglio 2025, 07:07

Sponde più sicure lungo la Dora, a settembre via ai cantieri anti erosione

In via Sondrio verrà realizzata una massicciata di contenimento, in difesa delle vicine palazzine

Una immagine recente della Dora

Una immagine recente della Dora

Partiranno a metà settembre 2025 i lavori di difesa spondale lungo la Dora Riparia, nel tratto tra via Sondrio e via Fagnano, nel quartiere San Donato. L’intervento, finanziato con 600mila euro e affidato all’impresa Bertini Srl di Alagna Valsesia, si concluderà entro cinque mesi, a febbraio 2026.

La richiesta dei cittadini

L’opera nasce in seguito alla segnalazione di numerosi residenti, preoccupati per l’avanzare dell’erosione sulle sponde. “Si tratta di una zona con una spiccata tendenza erosiva”, spiega Lorenzo Ciravegna, coordinatore all’Ambiente della Circoscrizione 4.

Abbiamo chiesto di predisporre una nuova area temporanea per i cani e i loro padroni, visto che l’attuale sarà inglobata dal cantiere. A lavori finiti, il manto erboso verrà ripiantumato”. Dal punto di vista tecnico, l’intervento prevede la realizzazione di una massicciata in pietrame per consolidare il ciglio di sponda e prevenire futuri cedimenti.

Le sponde e la vegetazione risultano ammalorate - conferma l’ingegner Giovanni Massazza, responsabile Aipo Torino -. Gli edifici distano solo 8-10 metri dalla sponda, per questo era fondamentale intervenire prima che la situazione peggiorasse”.

Cosa succederà

La zona interessata sarà quella compresa tra via Avellino e via Fagnano. I lavori non comporteranno modifiche alla viabilità ordinaria né a quella pedonale, ma renderanno temporaneamente inutilizzabili 11 posti auto (il posteggio per disabili sarà invece mantenuto). L’area cani sarà spostata e ampliata. “Questi interventi sono importanti per la messa in sicurezza della Dora e del nostro territorio - aggiunge Alberto Re, presidente della Circoscrizione 4 -. Inoltre proseguiremo con il patto di collaborazione attivo in zona per raccogliere segnalazioni e vigilare sull’andamento dei lavori”.

L’altra sponda

Resta, però, un altro nodo da sciogliere. Quello della sponda altezza corso Umbria, dove è presente anche un chiosco abbandonato. “Sugli argini della Dora - ha precisato Carlo Morando, capogruppo Lega alla 4 -, avevo presentato un’interpellanza per chiedere rafforzamenti”.

Sul medesimo caso il consigliere di Fi, Walter Caputo, ha chiesto lumi sul futuro dell’area: “Le strutture saranno recuperate o abbattute?”. Problemi che verranno affrontati a settembre.

Philippe Versienti

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