Moncalieri | 27 luglio 2025, 12:44

Moncalieri tiene viva la memoria della doppia tragedia del 27 luglio 1944

La mattina tre partigiani vennero trucidati e nel pomeriggio la città fu oggetto di un bombardamento che provocò 67 vittime. Il vicensindaco Guida: "Grazie a chi ogni anno ci aiuta a dire: Moncalieri non dimentica, Moncalieri resiste"

Moncalieri rievoca la doppia tragedia del 27 luglio 1944

Moncalieri rievoca la doppia tragedia del 27 luglio 1944

Ci sono date che una comunità porta nel cuore, per non dimenticare, e il 27 luglio per Moncalieri lo è da 81 anni. Da quel 27 luglio 1944, in cui tre giovani partigiani vennero trucidati e poche ore più tardi la città fu oggetto di un bombardamento che causò la morte di 67 persone.

L'omaggio e l'impegno per la memoria

Nel corso dell’iniziativa è stata deposta una corona al cippo di viale Porta Piacentina in memoria dei tre martiri Carlo Brero, Renzo Cattaneo (Medaglia d'oro) e Dario Musso. Lo stesso omaggio è stato fatto poco dopo presso la targa in via Matteotti in memoria delle vittime civili dell’incursione aerea. Il vicesindaco di Moncalieri, Davide Guida, ha ricordato i tre partigiani "fucilati alle 9.15 in viale Porta Piacentina, vittime innocenti di una feroce rappresaglia fascista e furono lasciati lì, lungo la strada, come monito di terrore. Avevano sogni, futuro, coraggio. E hanno pagato il prezzo più alto per una libertà che oggi è la nostra".

Davide Guida: "Moncalieri non dimentica"

Nel pomeriggio di quello stesso giorno, una bomba colpì il centro della città. Morirono 67 civili. Fu una giornata di sangue, dolore e ingiustizia. Ma anche una giornata che ci consegna una responsabilità: la memoria - ha proseguito il vicesindaco Guida - insieme alle associazioni e ai cittadini abbiamo rinnovato il nostro impegno: trasformare quel dolore in consapevolezza, quel sacrificio in futuro. Grazie a chi c’era. A chi ogni anno ci aiuta a dire: Moncalieri non dimentica. Moncalieri resiste. Viva la resistenza, viva la libertà".

Massimo De Marzi

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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