Economia e lavoro | 13 agosto 2025, 07:22

Morti sul lavoro in Piemonte: 40 vittime nei primi sei mesi del 2025, maglia nera per Torino

Lo studio dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

Morti sul lavoro in Piemonte: 40 vittime nei primi sei mesi del 2025, maglia nera per Torino

Nel primo semestre 2025 in Piemonte si contano 40 vittime sul lavoro, contro le 29 dello stesso periodo del 2024 con un incremento del 37,9%. Un dato che colpisce non solo in termini assoluti, ma anche in rapporto alla popolazione lavorativa. Con un indice di incidenza regionale pari a 15,6 morti per milione di occupati, superiore alla media nazionale di 15,1, il Piemonte passa dalla zona gialla alla zona arancione nella mappatura del rischio elaborata dal nostro Osservatorio Vega”.

Così Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, commenta i dati elaborati dalla sua squadra di esperti.

PIEMONTE IN ZONA ARANCIONE PER INCIDENZA DI MORTALITÀ

A destare particolare preoccupazione è la crescita degli infortuni mortali in occasione di lavoro che passano da 23 a 29: un aumento del 26,1%
In itinere si registrano 11 decessi, rispetto ai 6 del 2024, con una variazione del +83,3%. L’aumento interessa soprattutto la provincia di Torino, che passa da 12 a 21 vittime totali (+75%).

Secondo la zonizzazione elaborata dall’Osservatorio mestrino, il Piemonte torna in zona arancione dopo un mese in zona gialla, a causa di un rischio di infortunio mortale superiore alla media nazionale: l’indice medio regionale di incidenza degli infortuni mortali in occasione di lavoro è pari a 15,6 per milione di occupati, contro una media nazionale di 15,1.

Verbano Cusio Ossola è la provincia con il rischio più elevato (44,3), seguita da Cuneo (26,7), Torino (14,6), Novara (12,7), Alessandria (11,5) e Asti (10,8). Biella e Vercelli non registrano decessi nel primo semestre 2025.

TORINO MAGLIA NERA PER NUMERO DI VITTIME IN OCCASIONE DI LAVORO

A fine giugno 2025, la provincia di Torino guida la classifica con 14 decessi, seguita da Cuneo (7), Verbano Cusio Ossola (3), Alessandria e Novara (2), e Asti (1). Nessuna vittima segnalata a Biella e Vercelli in occasione di lavoro. 

LAVORATORI PIÙ ANZIANI TRA LE VITTIME

Particolare attenzione alle fasce d’età più colpite in occasione di lavoro in cui spicca su tutti la fascia d’età 55-64 anni con 14 decessi, seguono i lavoratori tra i 45 e i 54 anni con 6 casi.

comunicato stampa

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Barbara Gabriella Renzi

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