È aperta fino al 22 settembre 2025 la call pubblica rivolta alle realtà italiane impegnate nella promozione della lettura, per ricevere in dono una selezione di libri pubblicati dalle case editrici vincitrici della prima edizione del Premio Ernesto Ferrero – Fondazione CRT.
Istituito quest’anno dal Salone Internazionale del Libro di Torino e dalla alla Fondazione CRT per valorizzare l’editoria libraria – anima dell’industria culturale –, il Premio Ernesto Ferrero - Fondazione CRT riconosce le scelte editoriali più innovative, coraggiose e significative tra quelle presentate ogni anno al Salone del Libro. Con cadenza annuale, intende premiare le realtà che, con originalità e visione, sono riuscite ad avvicinare lettrici e lettori a nuove occasioni di conoscenza, riflessione e arricchimento culturale. I tre editori vincitori della prima edizione sono stati premiati a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino: Tamu, Sabìr Editore ed Edizioni Henry Beyle.
Ora, circa 1.200 copie di libri pubblicati dalle tre case editrici vincitrici saranno distribuite gratuitamente a 20 realtà attive sul territorio nazionale, selezionate tramite la call pubblica. L’iniziativa nasce con una forte valenza sociale e culturale, per sostenere e rafforzare in particolar modo i progetti che fanno della lettura un fondamentale strumento di inclusione.
Possono candidarsi realtà formali o informali che lavorano sulla promozione del libro e della lettura, come enti, associazioni e fondazioni, scuole, biblioteche, gruppi di lettura, ospedali, istituti penitenziari, residenze per anziani, case del quartiere, spazi di protagonismo, circoli e altre tipologie di organizzazione. I partecipanti dovranno inviare un documento della lunghezza di una cartella editoriale (1800 battute spazi inclusi), per descrivere come verranno usati i libri in caso di vincita della call. Le proposte potranno essere tra le più varie, spaziando da incontri pubblici a book party, da riunioni di gruppi di lettura a momenti di letture condivise, da giochi letterari a gare di lettura, senza limiti alla fantasia.
Per candidarsi, è necessario compilare il form online presente sul sito salonelibro.it, entro il 22 settembre alle ore 12, descrivendo in dettaglio il progetto di promozione della lettura che prevede l’utilizzo dei libri donati. Link diretto alla form della call:
https://salonelibroself.wufoo.com/forms/premio-ernesto-ferrerofondazione-crt/
Le realtà vincitrici saranno annunciate durante la conferenza stampa di Book Pride sabato 25 settembre a Palazzo Ducale di Genova alle ore 11 e saranno premiate venerdì 3 ottobre alle ore 17, sempre a Book Pride, manifestazione dedicata al l’editoria Indipendente, curata dal Salone Internazionale del Libro di Torino.
Info: info@salonelibro.it
Le motivazioni del Premio
Le motivazioni della scelta dei vincitori sono state annunciate durante la premiazione del Premio Ernesto Ferrero - Fondazione CRT, che si è tenuta durante il Salone del Libro, domenica 18 maggio alle ore 13 in Sala Blu. In questa occasione gli editori sono stati invitati a raccontare il proprio lavoro editoriale.
Queste sono le motivazioni assegnate.
Tamu
«Casa editrice indipendente nata in un anno difficile per il mondo intero, il 2020, ha visto la luce nel centro storico di Napoli dalla Libreria Tamu, fondata due anni prima. Tamu, nella Terrazza proibita di Fatema Mernissi, sociologa marocchina, è una donna berbera combattente in un mondo, quello del Marocco di metà ’900, disegnato a misura dell’uomo bianco. Tamu arriva in sella a un cavallo spagnolo, avvolta in un mantello bianco di foggia maschile e con in testa un copricapo femminile, per non farsi sparare dai soldati. Tamu evoca il coraggio e la differenza, e mostra lo sguardo da sud. Questa casa editrice che come primo libro in assoluto ha pubblicato, con grande successo, bell hooks, autrice femminista afroamericana, parte proprio dal margine, per citare ancora bell hooks, e dà voce e racconta le sfide lanciate dai movimenti femministi e antirazzisti.
Ma non solo: dal margine porta le migrazioni, le eredità del colonialismo e la crisi ecologica del pianeta in un luogo centrale della nostra società. E quindi dell’editoria. Tamu si muove lungo le contraddizioni della realtà contemporanea, ha ideato e pubblicato una rivista di arti e letterature arabe contemporanee molto apprezzata, Arab Pop, e pubblica narrativa e saggistica con uno sguardo sempre da Sud a Sud.
Dall’elogio del margine è arrivato anche il saggio Prostitute in rivolta, di Mac e Molly Smith, sex worker e attiviste femministe: lo spazio di ragionamento che non c’era, adesso c’è grazie a Tamu. Oltre a essere una casa editrice innovativa, Tamu è anche un’esperienza di incontro e aggregazione e di scambio di idee che moltiplicano le scoperte possibili attraverso i libri e le parole».
Sabir editore
«Parte dalla Romagna, da Savignano sul Rubicone, il progetto di Sabir editore, nato alla fine del 2019 nell’ambito della cooperativa sociale Koiné, e maturato nel 2020 con la prima pubblicazione, l’albo La vita nascosta delle cose, di Marianna Balducci, autrice e illustratrice riminese.
Il lavoro editoriale di Sabir, prevalentemente dedicato a libri per i lettori e le lettrici più giovani, si caratterizza per la sua matrice territoriale: un territorio-casa da cui operare per sviluppare un’identità volta alla diffusione della lettura, della conoscenza, del sapere. Come insito anche nel nome scelto: Sabìr, parola che in una lingua franca che mescola italiano, spagnolo e voci arabe, significa “sapere”.
Il sapere, la crescita, la conoscenza compongono così il progetto e l’obiettivo dell’editore, che si realizza in un catalogo assai variegato che unisce autori e autrici già noti ad esordienti ricchi di talento, e che evidenzia la ricerca di storie e immagini che conducano lontano lettori e lettrici di diverse età, per poi farli sentire – ovunque essi siano – vicini, a casa, parte di una comunità inclusiva.
Spiccano, in questa direzione, alcuni titoli meno tradizionali: sono quaderni, album, bustine di figurine, raccolti nella collana Esplorazioni. Chiedono ai bambini e alle bambine di essere protagonisti, di essere vivi, di raccogliere, di accogliere. Nell’Album dei 100 bambini, c’è un rimando esplicito alla dimensione più creativa e pedagogica dell’opera di Gianni Rodari. Nei Quaderni sabiri, frutto della collaborazione con “Il Grillo Parlante”, cooperativa onlus di Napoli, i libri diventano parte di un progetto sociale comune contro la dispersione scolastica.
Sono alcune figurine di un disegno complesso: con i libri costruire ponti, comunità, dimore».
Edizioni Henry Beyle
«La casa editrice Henry Beyle, fondata nel 2009 dal bibliofilo Vincenzo Campo, omaggia il vero nome di Stendhal e celebra ogni giorno da sedici anni la preziosità dei libri: affidandosi a metodi di stampa antichi nelle forme classiche della composizione monotype e linotype ma anche in quelle contemporanee dell’offset su carte di pregio e in tiratura limitata. Testi brevi, poco noti o dimenticati di grandi autori del Novecento non solo italiano.
Questi libri sono prima di tutto un piacere per lo sguardo e per il tatto, e rimandano alla cura della casa editrice per i particolari: Henry Beyle ha riportato in Italia lo spirito del lavoro artigianale di grande valore materiale, ricordandoci che anche un prodotto editoriale contemporaneo può avere il valore di un oggetto da collezione.
È la celebrazione della bellezza e delle parole, in particolare delle parole su carta, che rimanda anche alla necessità di usare un tagliacarte, trasformando così la lettura in un rituale di pregio. Dal 2009, quando uscì la prima collana, la «Piccola biblioteca degli oggetti letterari», le collane sono diventate quattordici, i titoli duecento, e Henry Beyle ha pubblicato grandi autori del Novecento, compreso Ernesto Ferrero che di Henry Beyle è stato un grande estimatore fin dalla sua nascita. Giorgio De Chirico, Walter Benjamin, Umberto Saba, Giovanni Papini, Ernest Hemingway, Gio Ponti, Aldo Palazzeschi, Umberto Eco, George Simenon, Andrea Camilleri, Leonardo Sciascia. Lo sguardo al passato di Henry Beyle mira diritto verso il futuro, come modello di attenzione, cura e ricerca per una continua innovazione editoriale».