Economia e lavoro | 05 settembre 2025, 12:07

O&DS lancia un progetto pilota di vibe coding: l’AI al servizio dello sviluppo software e dell’innovazione digitale

O&DS lancia un progetto pilota di vibe coding: l’AI al servizio dello sviluppo software e dell’innovazione digitale

O&DS, società italiana specializzata in innovazione digitale e soluzioni tecnologiche su misura, ha avviato un nuovo percorso di sperimentazione legato al vibe coding, una metodologia emergente che integra l’intelligenza artificiale nei processi di sviluppo software. Si tratta di un progetto pilota che l’azienda sta portando avanti con l’obiettivo di comprendere fino a che punto queste tecnologie possano realmente affiancare l’attività dei programmatori esperti e aprire nuove opportunità.

Il vibe coding nasce dalla possibilità di installare strumenti come Claude Code direttamente all’interno della rete aziendale o delle suite di sviluppo, ad esempio Microsoft Visual Studio, in grado di interagire con database, file system e molto altro. In termini concreti, significa avere a disposizione assistenti intelligenti capaci di creare tabelle, query, store procedure o generare codice per API, pagine web e script. Una rivoluzione che permette di ridurre drasticamente i tempi di realizzazione di prototipi e applicativi leggeri, con un risparmio che può essere quantificato in ore, se non giorni, di lavoro.

Il team di O&DS, però, preferisce presentare questa tecnologia nella sua giusta dimensione, non come una scorciatoia che sostituisca la professionalità degli sviluppatori, ma uno strumento sperimentale che, se usato con competenza e senso critico, può aumentare l’efficienza e stimolare la creatività. Giuseppe Cicconi, co-founder della società, sottolinea infatti come il vibe coding, pur essendo promettente, richieda solide basi di programmazione, conoscenze di database e competenze in materia di sicurezza informatica. “Il vibe coding rappresenta una novità che apre prospettive interessanti, soprattutto in fase di prototipazione. Ma non bisogna lasciarsi ingannare dall’idea che sia sufficiente un prompt per ottenere codice stabile e sicuro. Il lavoro umano resta centrale, serve esperienza, visione e la capacità di guidare l’AI per ottenere risultati realmente affidabili. Noi lo consideriamo una sperimentazione, un laboratorio che ci permette di capire come integrare al meglio queste soluzioni nei processi di sviluppo.”


 

Oggi, infatti, i limiti di questa metodologia sono evidenti, il codice generato dall’AI non è ancora esente da bug e vulnerabilità e richiede numerose revisioni manuali per essere portato in produzione. Proprio per questo O&DS non lo propone come soluzione definitiva ai propri clienti, ma come progetto pilota da monitorare attentamente. L’uso del vibe coding è ideale per test rapidi e prototipi, mentre per i software destinati al mercato rimane ancora imprescindibile il lavoro artigianale e qualificato dei programmatori.

Massimo Trezzi, co-founder di O&DS, evidenzia il valore strategico di questa fase di sperimentazione: “Non vediamo il vibe coding come una scorciatoia che abbassa la qualità, ma come un acceleratore che, se guidato da competenze solide, può permettere di risparmiare tempo e di aprire nuove strade all’innovazione. Per noi resta un progetto pilota, perché il vero valore sta nel saper integrare l’intelligenza artificiale con l’esperienza dei programmatori”.

Questa visione prudente ma lungimirante rappresenta un approccio caratteristico di O&DS, attenta non solo alle potenzialità delle nuove tecnologie, ma anche ai rischi connessi. Un atteggiamento che contribuisce a rafforzare la reputazione dell’azienda come partner affidabile per le imprese che desiderano innovare senza compromessi sulla qualità e sulla sicurezza.

L’introduzione dei server MCP, componenti software che permettono al modello AI di interfacciarsi con risorse interne ed esterne, è uno degli elementi più importanti del vibe coding. Grazie a questa architettura, l’AI non si limita a generare codice, ma diventa capace di eseguire azioni specifiche, attingendo a dati e strumenti reali. È un paradigma che si colloca a metà strada tra la programmazione tradizionale e l’automazione intelligente, e che potrà trovare applicazioni sempre più concrete nel medio periodo.


 

O&DS sta tracciando un percorso di analisi, sperimentazione e validazione, consapevole che solo unendo l’intelligenza artificiale all’esperienza pluriennale dei programmatori si possano ottenere software robusti, sicuri e realmente utili alle imprese.

Il vibe coding viene così interpretato come una nuova tappa dell’evoluzione tecnologica, che ricorda le prime fasi dell’introduzione del cloud o del mobile development, inizialmente accolte con scetticismo, poi diventate standard imprescindibili. L’esperienza insegna che ogni tecnologia attraversa una fase sperimentale, in cui sono i pionieri a tracciarne i confini e a valutarne l’impatto concreto. O&DS ha scelto di collocarsi in questa fase come osservatore attivo e protagonista responsabile, con l’intento di trasformare l’innovazione in valore reale per i clienti.

Il progetto pilota sul vibe coding conferma la vocazione di O&DS a muoversi in anticipo rispetto alle tendenze del mercato, senza perdere di vista la qualità del servizio e la trasparenza nei confronti dei clienti. Un equilibrio che da sempre costituisce il tratto fondamentale della società. https://www.oeds.it/ 

C.S.

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