Attualità | 06 settembre 2025, 10:00

"Alien Food" di Giorgio Cugno miglior film alla Venice Film Week 2025

La pellicola realizzata tra Fossano, Savigliano, Torino, Avigliana, Bussoleno, Caselette, Mattie e Susa con il sostegno, tra gli altri, di Film Commission

Foto di archivio

Foto di archivio

«Alien Food», dell’attore e regista torinese Giorgio Cugno, dopo l'anteprima mondiale a Rotterdam, ha ricevuto il premio come Miglior Lungometraggio della Venice Film Week 2025, sezione autonoma e parallela alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; con le seguenti motivazioni della giuria: 

"A masterful portrait of a man in profound turmoil, rendered with striking emotional depth. The film excels in its raw yet sensitive performance direction, while the cinematography frames alienation and fragility in images of haunting beauty."

Realizzato interamente in Piemonte tra Fossano, Savigliano, Torino, Avigliana, Bussoleno, Caselette, Mattie e Susa con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, Media – Creative Europe, Torino Film Lab, Fondazione CRF, Alien Food ha visto coinvolti nelle riprese attrici ed attori e professionisti residenti sul territorio ad esclusione del sound designer Peter Albrechtsen. Con il sound design di Alien Food, grazie alla supervisione di Peter Albrechtsen, si è definita inoltre l'importante collaborazione con Isophonic Studio, giovane realtà italiana con sede a Torino alla quale si aggiungono le musiche originali realizzate dall' autore piemontese, Smokefade.

Concepito da Giorgio Cugno nel 2007 in seguito a un laboratorio di scrittura collettiva tenuto in una comunità psichiatrica di Fossano, il progetto si è avvalso via via di consulenze e supporti di istituzioni come Cai, Fondazione Crf, Mufant e Cisu, e strutture sanitarie come Di.A.Psi e Servizio Iesa Asl To 3.

Durante la sua fase di sviluppo, è stato selezionato dal Torino Film Lab - FeatureLab section (post-production award), MMP – IFFMH (Mannheim-Heildelberg International Film Festival), Apulia Film Forum, Venice Production Bridge e Torino Film Lab Coming Soon section.

Alien Food, che con ampie sequenze in soggettiva riprende con delicatezza, e “dall’interno”, lo sguardo di chi soffre di disturbi mentali, è la storia di Alberto, quarantenne affetto da un disturbo bipolare che attraverso le vite degli altri esplorate sui vecchi hard disk del laboratorio in cui lavora, cerca una propria dimensione. Il difficile equilibrio esistenziale arriverà, con fatica, nella sua nuova famiglia di affidatari, in particolare grazie all’amicizia con Vicky, una ragazzina di 12 anni ancora alla ricerca di sé e delle sue aspirazioni ma con una solida certezza: gli Ufo esistono e un giorno atterreranno sul Musinè.

comunicato stampa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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