«Oggi in II Commissione abbiamo ascoltato il grido di dolore del Sindaco di Borgofranco d’Ivrea, Fausto Francisca. Borgofranco, insieme ai Comuni interessati dalla strada statale 26, vivono una situazione di emergenza continua. La cronaca è allarmante. Dalla frana di Quincinetto, che incombe sulla A5 (e quando chiude l’autostrada scoppia il caos) al futuro incerto della linea ferroviaria Aosta-Ivrea-Torino. Abbiamo preso atto che non vi è nessuna certezza sui fondi destinati al progetto della circonvallazione di Borgofranco. Con rammarico costatiamo che le condizioni per la nuova concessione autostradale avrebbero potuto essere misurate sulle esigenze concrete dei singoli territori ma così non è stato. Si sarebbe potuto prevedere almeno la realizzazione dei nuovi caselli di San Bernardo e di Baio Dora. È stata buttata al vento un’opportunità che non si ripeterà a breve. E poi ci sono seri dubbi sul concreto interesse della Regione Piemonte sul servizio ferroviario locale. Da anni assistiamo alla determinazione politica con cui la Valle d’Aosta si occupa legittimamente dei propri cittadini, il cui interesse è collegare Aosta e Torino nel più breve tempo possibile. Per questo è indispensabile che il Piemonte investa seriamente sulla tratta regionale da Carema a Chivasso, valorizzando le fermate intermedie in Canavese. E chi se ne deve occupare se non la Giunta Cirio? Ivrea e il Canavese hanno assoluto bisogno di un collegamento metropolitano con Torino. In questi anni il servizio ferroviario è stato del tutto scadente - lo denunciamo ogni settimana - e non registriamo alcuna volontà di invertire la marcia. Cosa devono ancora dire e fare gli amministratori e le imprese del territorio per far maturare la consapevolezza che la tratta locale è indispensabile per ancorare lo sviluppo del Canavese anche alla crescita di Torino? ».
Federica Monello
Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.
Nuove Note
Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.