Economia e lavoro | 19 settembre 2025, 12:03

"Cerence non deve chiudere": sindacati pronti alla mobilitazione

Lunedì 22 in programma un presidio di fronte all'Unione Industriali

Una foto in esterno dell'Unione Industriali

Una foto in esterno dell'Unione Industriali

A seguito dello sciopero di 8 ore indetto il 4 settembre e di quello del 12 settembre – scioperi che hanno visto la partecipazione della quasi totalità delle lavoratrici e dei lavoratori della sede torinese di CERENCE – viene indetta un’ulteriore giornata di sciopero e presidio per il giorno 22 settembre 2025 davanti alla sede dell’Unione Industriali di Torino.

"Lo abbiamo detto più volte e non ci stancheremo di dirlo ancora: CERENCE NON DEVE CHIUDERE", fanno sapere in una lunga nota le Segreterie regionali SLC CGIL – FISTEL CISL. "Lo abbiamo detto ai nostri interlocutori aziendali, lo abbiamo ribadito al Comune di Torino – la Città candidata a diventare polo strategico nazionale per l’IA e vincitrice del premio Capitale Europea dell’Innovazione 2025 e che, tra le sue azioni concrte, si propone quella di “attrarre talenti e nuove imprese dall’Italia e dall’estero coltivando e trattenendo il capitale umano locale” – lo ribadiremo davanti all’Unione Industriali di Torino".

"Il paradosso di una Società importante nel panorama cittadino, regionale e nazionale specializzata nella ricerca di modelli e soluzioni legate all’AI conversazionale – e che non evidenzia alcun problema di tipo economico - è evidente. La vertenza CERENCE non può essere esclusivamente lasciata nelle mani del sindacato. La vertenza CERENCE va affrontata in sinergia con TUTTI gli attori coinvolti per difendere, da un lato, l’occupazione – fatta di lavoratrici e lavoratori con altissime professionalità – dall’altra per affermare le ragioni di un territorio che vuole guardare oltre la crisi industriale che avanza inesorabilmente per volgere lo sguardo al futuro, alle nuove professionalità e alle nuove opportunità che stanno avanzando anche nel mondo del lavoro", proseguono i sindacati. "Da questo punto di vista la chiusura di CERENCE, la cessazione delle attività e la perdita delle professionalità coinvolte, potrebbe rappresentare davvero una sconfitta".

Per questa ragioni il 22 settembre alle ore 14, in concomitanza con il secondo incontro aziendale che si svolgerà presso l’Unione Industriali di Torino, SLC CGIL e FISTEL CISL insieme alla RSU, hanno convocato un presidio che chiama alla responsabilità anche il mondo delle imprese.

"Chiediamo l’immediato ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’apertura di un tavolo negoziale teso alla ricerca di soluzioni positive che scongiurino i licenziamenti. I tempi non sono sono infiniti. Nella prima metà di ottobre scadranno i termini della prima fase negoziale che la procedura impone. Successivamente la palla passerà alla Regione Piemonte, alla quale, nei giorni scorsi, abbiamo inviato richiesta di incontro urgente e alla quale chiederemo di farsi promotrice nei confronti del Governo, che con quello statunitense detiene ottimi rapporti, dell’apertura di un tavolo", concludono i sindacati.

comunicato stampa

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