Il progetto della nuova linea 12 del trasporto pubblico torinese resta ancora “un grosso punto interrogativo” e con esso anche il rilancio del vecchio trincerone abbandonato che scorre sotto via Saint Bon e che da 15 anni attende paziente una svolta.
La commissione convocata in Circoscrizione 7 non ha sciolto i dubbi e le riserve che tengono banco da settimane. Dopo che il Comune di Torino, viste le proteste corse lungo la Spina Reale, ha fatto retromarcia, l'assessore alla Viabilità Chiara Foglietta ha delineato la nuova progettualità, evidenziando le criticità legate al finanziamento (mancano sempre 53 milioni).
Situazione trincerino
Il trincerino di via Saint Bon, tratto ferroviario dismesso situato nel quartiere Aurora, rappresenta da anni una ferita aperta. Originariamente parte della linea Torino-Ceres, la sua chiusura ha lasciato un vuoto che, anziché essere riempito da progetti di riqualificazione, è stato spesso occupato dall'incuria e dall'abbandono.
Con il passare del tempo, l'area è diventata un rifugio per persone senza fissa dimora. Baracche improvvisate, materassi e rifiuti vari sono stati trovati lungo il trincerone, creando una situazione di degrado e insicurezza. I residenti hanno più volte segnalato la presenza di gatti neri e altre problematiche igienico-sanitarie, ma gli interventi sono stati limitati e poco efficaci.
Cosa cambia
Ad oggi il nuovo progetto del 12 prevede un doppio binario tranviario che si immette nella Torino-Ceres su corso Emilia, con un tratto di galleria fino a piazza Manno e un tratto di superficie. Dopo incontri e petizioni, InfraTo ha deciso di interrare le tre fermate inizialmente previste in superficie, mantenendo solo due fermate lungo la spina reale, in largo Giachino e presso la Circoscrizione 5, eliminando la fermata 8. Le uscite delle scale saranno realizzate senza impattare sul sedime della passeggiata.
L’obiettivo dell’amministrazione resta reperire le risorse mancanti e preservare l’attuale assetto della spina reale. L’opera sarà suddivisa in due lotti: uno fino alla stazione Madonna di Campagna dismessa, e uno da corso Grosseto allo stadio, con la tratta in superficie.
I fondi
Foglietta ha spiegato che ad aprile e luglio 2025 sono stati richiesti ulteriori 53 milioni di euro: prima per la realizzazione del varo materiale, poi per le modifiche del progetto. Tuttavia, il ministero non ha ancora confermato il finanziamento aggiuntivo.
“Il progetto è molto lontano dall’essere esecutivo, al momento è solo sulla carta - ha dichiarato l’assessore -, il finanziamento ha scadenza al 31 dicembre 2025. Pensiamo ci venga concessa una proroga di un anno, ma in questi dodici mesi dobbiamo continuare a chiedere i fondi e trovare una soluzione. Senza quei soldi non possiamo andare a gara. Non possiamo rinunciare a quest’opera”.












