Cronaca | 29 ottobre 2025, 20:10

Uccise il padre violento per difendere la madre, definitiva l'assoluzione per Alex Cotoia

Dichiarato inammissibile dalla Cassazione il ricorso presentato dalla procura generale di Torino: il giovane di Collegno ha deciso di prendere il cognome della mamma, dopo quanto era successo nell'aprile 2020

Alex con la mamma e il fratello maggiore Loris

Alex con la mamma e il fratello maggiore Loris

E’ definitiva l’assoluzione per Alex Pompa, il giovane che nell'aprile del 2020, uccise con 34 coltellate il padre violento a Collegno, al culmine dell'ennesima lite familiare per difendere la madre. 

Inammissibile il ricorso della procura generale di Torino

I giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, accogliendo la richiesta della procura generale presso la Suprema Corte e delle difese, hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato invece dalla procura generale di Torino.

Alex, che ora porta il cognome della madre, Cotoia, era stato assolto in primo grado per legittima difesa, in appello, nel dicembre 2023, era stato invece condannato a sei anni e due mesi. La Cassazione, con i giudici della prima sezione penale, nel luglio del 2024 avevano annullato poi con rinvio quella sentenza di condanna disponendo un Appello bis. 

Il nuovo processo d'appello e ora l'assoluzione definitiva

Nel nuovo processo d’Appello, nel gennaio scorso, l'ex studente dell'alberghiero di Pinerolo, difeso dagli avvocati Claudio Strata ed Enrico Grosso, era stato assolto ma la sentenza era stata impugnata dalla procura generale di Torino. Oggi la dichiarazione di inammissibilità del ricorso, con l’assoluzione che diventa così definitiva.

"Alex ora può cominciare a vivere", è stato il primo commento dell'avvocato Strata.

redazione

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