Attimi di paura nel pomeriggio di martedì 28 ottobre al cimitero Parco di via Bertani, dove un’anziana di 81 anni, Luciana Organino, è rimasta ferita dopo essere caduta da una scala mentre stava pulendo la lapide del padre, scomparso nel 1991.
Secondo la ricostruzione, la donna - che si trovava al campo 37, di fronte a un blocco di loculi situato al quarto piano - avrebbe perso l’equilibrio dopo che la lastra di marmo ha iniziato a staccarsi dalla sede.
Immediato l’intervento dei sanitari del 118, che l’hanno trasportata in codice arancione in ambulanza all’ospedale San Luigi di Orbassano con una ferita alla testa e un lieve trauma cranico. Le sue condizioni, pur non risultando gravi, hanno convinto i medici a trattenerla in osservazione. La donna è poi stata medicata in serata.
La figlia: “Mia madre è viva per miracolo”
A rendere nota la vicenda è stata la figlia della donna, Federica Fulco, presidente del comitato Torino In Movimento, che ha raccontato quanto accaduto e le verifiche successive: “Dopo il grande spavento - spiega Fulco -, mi sono recata il giorno dopo sul posto. La lapide è stata rimossa e sostituita con una provvisoria, ma la scala è danneggiata e non stabile. Ho aperto la pratica di infortunio e mi sono rivolta a un avvocato. Forse questi loculi, esposti al sole e alle intemperie da oltre trent’anni, dovrebbero essere monitorati meglio”.
Secondo Fulco i sostegni in metallo apparivano arrugginiti, e che “le famiglie possono controllare la lapide, ma non i meccanismi che la tengono fissata”. “Mia madre è salva per miracolo - aggiunge -. Mi spiace anche per il comportamento poco cortese di alcuni addetti alla vigilanza. Al contrario, con Afc, la società pubblica che gestisce i sei cimiteri cittadini, ho trovato persone molto disponibili e gentili”.
La replica di Afc: “Lapide e scala risultavano a norma”
Da Afc Torino confermano di essere intervenuti immediatamente dopo l’incidente e di aver avviato una verifica completa su tutte le lapidi del blocco interessato.
“È possibile che, dopo 34 anni, la lapide non fosse perfettamente in sede - spiegano da Afc -, ma i perni e la borchia recuperata sul pavimento risultano integri. La scala era conforme alle norme di sicurezza. L’ipotesi più probabile è che, durante la lucidatura con il prodotto Sidol, la borchia superiore sia stata inavvertitamente svitata, facendo scivolare la lastra sul piano inclinato della scala”.
La società precisa che le ispezioni vengono effettuate sia su segnalazione sia in modo autonomo, compatibilmente con l’enorme quantità di loculi da monitorare: “Dopo l’accaduto stiamo controllando anche le lapidi vicine, per escludere altri rischi. Per fortuna la signora non ha riportato ferite gravi. Il nostro personale - aggiungono -, è stato il primo a intervenire, chiamando i soccorsi e seguendo la procedura. Se dovessero emergere responsabilità, l’assicurazione coprirà il risarcimento”.










