Cronaca | 02 novembre 2025, 10:59

A colloquio con il figlio in carcere, ma aveva cocaina nelle scarpe: arrestato anche il padre

Una mattinata incredibile al “Lorusso e Cutugno”. Il ragazzo ha anche dato in escandescenza distruggendo un reparto

Immagine di repertorio

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Ancora tensione e violenza all’interno del carcere “Lorusso e Cutugno”, dove un detenuto e il padre sono stati arrestati dopo un grave episodio avvenuto mercoledì 29 ottobre 2025.  Il fatto si è verificato intorno alle 10:30, nella sala colloqui.

La droga nelle scarpe

Secondo quanto riferito dal sindacato di Polizia Penitenziaria Osapp, il padre del detenuto si era recato in visita al figlio, detenuto nel Padiglione A dell’istituto, ma nel corso dell’incontro i due hanno tentato di scambiarsi le scarpe da ginnastica, gesto che ha immediatamente insospettito il personale di sorveglianza. L’intervento tempestivo degli agenti ha permesso di bloccare lo scambio e procedere ai controlli: all’interno della calzatura consegnata dal padre, sono stati trovati circa 52 grammi di cocaina.

La reazione del detenuto

Alla scoperta della sostanza, il detenuto ha reagito in modo estremamente violento, iniziando a colpire e distruggere gli arredi della sala colloqui, rompendo porte, suppellettili e un computer. Trasferito nel padiglione di appartenenza, ha continuato a danneggiare uffici e impianti, arrivando a rompere un secondo computer, sfondare porte e manomettere l’impianto antincendio.

Durante l’intervento di contenimento, avrebbe inoltre sputato addosso al personale e minacciato chiunque si avvicinasse, in un’escalation di violenza definita “mai vista prima” dagli operatori. Dopo una lunga e complessa operazione di sicurezza, il detenuto è stato infine riportato alla calma e trasferito in isolamento, mentre il padre è stato fermato per il tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti.

Entrambi sono ora arrestati e a disposizione dell’autorità giudiziaria.

"Episodi che fanno riflettere"

A elogiare l’operato della Polizia Penitenziaria ci ha pensato il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci. “È encomiabile l’attività del personale, che ha saputo intervenire con prontezza in una situazione di estrema pericolosità. Episodi del genere mostrano quanto le nostre carceri siano ormai luoghi fuori controllo, dove la violenza e lo spaccio sono all’ordine del giorno”.

Beneduci ha poi rinnovato l’appello al Governo per un intervento urgente di sicurezza e tutela del personale penitenziario, sottolineando come “gli agenti siano ormai lasciati soli ad affrontare situazioni sempre più gravi”.

Redazione

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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