Nell’elegante cornice della sala consiliare “Domenica Saracco” del palazzo comunale di Nichelino è stata inaugurata nella serata di ieri la mostra "Storia del Libro chiamato Bibbia": una folta raccolta di testi antichi e moderni appartenenti alla collezione privata di Daniele Boasi, allestita in collaborazione con i volontari dell’associazione Amici dell’Arpino-ODV e della Biblioteca Civica locale.
Oltre un centinaio di testi, alcuni rarissimi
Oltre un centinaio i testi in esposizione, fra cui due Bibbie di Diodati, del 1607 e del 1641, la versione di Pierre Robert Olivetan del 1532 e la traduzione in tedesco di Martin Lutero del 1545; una Vulgata Latina del 1736 e l’Emphasised Bible di Rotherham del 1897. In fac-simile: la Bibbia completa di Johannes Gutenberg, in due volumi, il testo completo tradotto da William Tyndale nel 1526 nell’inglese dei suoi giorni e il Papiro Bodmer VIII, Papiro p72 contenente le neotestamentarie due lettere di Pietro e quella di Giuda. L’esemplare più curioso è una Bibbia completa in microfilm, delle dimensioni di una normale diapositiva, leggibile solo al microscopio, nella quale sono contenute tutte le 773.746 parole di cui si compone la versione di Re Giacomo. Copia di tale reperto fu depositato sulla luna il 5 febbraio 1971 da Edgar Mitchell, pilota dell’Apollo 14, a bordo del modulo Antares.
L’inaugurazione si è aperta con un messaggio di saluto del sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo. Di seguito, Sergio Albesano, autore del libro Storia dell’obiezione di coscienza in Italia, ha presentato una relazione sull’attualità della Bibbia, definito un libro in cui gli scrittori, più spirituali che intellettuali, invitano a un rapporto di amore con Dio; definendosi latori ispirati di comandamenti in forma di principi, validi per lettori di ogni derivazione sociale, culturale e religiosa.
Giampiero Leo: "Bibbia, strumento di libertà"
Sul tema della Bibbia come strumento di cultura e di storia appassionata si è soffermato Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato per i Diritti Umani della Regione Piemonte. "Vietatissima in passato come ora in alcuni Paesi del mondo, perché considerata pericolosa come strumento di libertà" ha sottolineato l'ex assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Nella sua replica conclusiva, Tolardo, ha ribadito il valore del Libro in mostra, capace di trasformare un centro amministrativo, quale una sala consigliare, in un luogo di cultura che è sinonimo di libertà di coscienza.
Mostra visitabile fino al 18 novembre
La mostra sarà aperta ai visitatori dal 4 al 18 novembre, in orario 9-19, sabati e festivi inclusi. Oltre che al pubblico in generale, per il quale non è prevista la prenotazione, l’invito è esteso alle scuole, cui è richiesto il preavviso di presenza al numero telefonico 339 359 6726.




















