Cronaca | 20 novembre 2025, 13:16

Blitz degli anarchici all'Asl di via San Secondo: "Il Cpr è tortura"

L'assessore regionale alla Sanità: "Tolleranza zero nei confronti dei responsabili"

Blitz degli anarchici all'Asl di via San Secondo: "Il Cpr è tortura"

Blitz degli anarchici all'Asl di via San Secondo: "Il Cpr è tortura"

"Il Cpr è tortura". E' questo il contenuto dei manifesti affissi sui muri della Direzione Generale dell'Asl Città di Torino in via San Secondo 29, dove questa mattina c'è stato un blitz di alcuni anarchici contro il centro di rimpatrio di corso Brunelleschi.

Lo Russo: "Comportamento da condannare" 

“Manifestare pacificamente le proprie idee non ha nulla a che vedere con quello che è accaduto oggi nella sede dell’Asl. Non è mai accettabile che la protesta sconfini nei danneggiamenti che colpiscono tutta la collettività e questi episodi vanno condannati con fermezza. Questi comportamenti non solo sono da condannare, sempre, ma nuocciono fortemente anche alla causa di solidarietà per la quale sono nati. La situazione del Cpr di Torino e delle persone che vi sono detenute, come ho avuto modo di sottolineare ieri, dopo la visita alla struttura, è critica e merita grande attenzione” dichiara il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo. 

 

Riboldi "Gesto inqualificabile"

Ignoti si sono introdotti all'interno della struttura sanitaria, deturpando le pareti con scritte e mettendo a soqquadro la sala riunioni. Un atto fortemente condannato dall'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che ha parlato di un "gesto inqualificabile. "Mi auguro - ha aggiunto - che le forze dell’Ordine e la Magistratura intervengano con rapidità per individuare i responsabili".

"E’ intollerabile che, in pieno giorno ed in orario di servizio, succedano episodi come questo. Non ci pieghiamo alla violenza di questi personaggi che pensano di essere impuniti e di poter fare ciò che vogliono" conclude Riboldi.

Parole analoghe dal Direttore generale Asl Città di Torino Carlo Picco: "Riteniamo che queste azioni contro l'ASL Città di Torino, che agisce, nell'ambito di un protocollo condiviso con la Prefettura, a esclusiva tutela sanitaria degli ospiti del CPR siano aberranti. La violenza esercitata da questi individui,  i danneggiamenti e imbrattamenti ricadono su tutta la comunità come costi e come percezione collettiva di insicurezza e di impunità".

"I fatti accaduti oggi nei locali dell'ASL di Torino sono inqualificabili e meritano una condanna netta, senza ambiguità. Un episodio gravissimo, che conferma quanto nella nostra città si respiri un clima di tensione crescente. Ed è difficile non notare come le dichiarazioni avventate del sindaco Lo Russo sul CPR, pronunciate solo poche ore prima, potrebbero aver contribuito ad alimentare una pericolosa spirale di violenza. Forse il sindaco dovrebbe riflettere sul peso delle sue parole e mantenere un tono istituzionale, senza soffiare sul fuoco trasformando un tema delicatissimo in una bandiera ideologica. Perché, soprattutto a Torino, quando chi guida la città lancia messaggi ambigui, qualcuno evidentemente si potrebbe sentire autorizzato ad andare oltre. E questi sono i risultati" afferma Roberto Ravello, vice capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Piemonte.

redazione

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