Anche Torino scende questa mattina in piazza per lo sciopero generale. Poco prima delle 10.30 è partito da piazza XVIII dicembre il corteo, che seguirà il seguente percorso: piazza Statuto, corso Francia, via Principi d'Acaja, corso Vittorio Emanuele II ed Unione Industriali. A fermarsi anche i bus ed il trasporto pubblico.
Fermi anche bus e tram
E sono le centinaia le persone che questa mattina si sono ritrovate davanti all'ex Porta Susa, dai sindacati Cobas ed USB, pro Palestina, studenti degli istituti superiori,.... In testa al serpentone gli striscioni "Giù le armi, su i salari", "Non un euro per la guerra" e "Blocchiamo tutto! A difesa della Palestina". Presenti anche i taxisti torinesi, con lo striscione del sindacato di base Usb che chiede interventi a sostegno della categoria.
Solidarietà all'imam
Presente anche un camion e striscioni in solidarietà all'imam Mohamed Shahin, arrestato negli scorsi giorni e che ora rischia di essere espulso e rimandato in Egitto per le parole sul 7 ottobre. Stasera è previsto un nuovo presidio davanti alle Prefettura alle 18 per chiedere la sua liberazione. Ed un appello in favore dell'imam è giunto anche dal vescovo di Pinerolo Derio Olivero.
Durante il corteo, dal megafono i manifestanti hanno urlato: "Questo sciopero si deve aprire con due cori: "Meloni, Meloni dimissioni" e "Free, free Shahin".
Nove accorpamenti
Ed in corteo anche moltissimi docenti. Negli scorsi giorni la Regione ha annunciato sette accorpamenti di scuola a Torino, a cui se ne aggiungono due nel Cuneese. Le scuole del capoluogo colpite dal provvedimento sono: la primaria Allievo con l’istituto comprensivo Frassati, l’istituto comprensivo Collodi con il Calamandrei, il superiore enogastronomico Beccari con lo Steiner (liceo artistico e professionale), e il superiore Galilei Ferrari diviso tra il Majorana di Torino e il Giolitti.
"Hanno sacrificato -hanno urlato durante la manifestazione - nove istituzioni scolastiche in Piemonte sull'altare del Pnrr". Una delle tappe del corteo è l'Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele, con l'obiettivo di essere ricevuti dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Stefano Suraniti.
Aggiornamento alle 12
Il corteo ha raggiunto il Tribunale, dove la Polizia era schierata in assetto antisommossa. "Sempre più Torino e il Piemonte - hanno detto i manifestanti -sono laboratorio di repressione di questo governo Meloni. Dobbiamo parlare di deportazione politica, di un governo che sempre più usa il bastone come contro Shahin. Per Mohamed noi blocchiamo tutto: non abbiamo paura, noi siamo dalla sua parte".
Aggiornamento alle 13.45
Dopo essersi fermati nella vicinanza dell'Unione Industriale di via Vela, il corteo si è diviso in due. Lo spezzone sociale ha proseguito su corso Stati Uniti, poi ha svoltato su corso Re Umberto, per poi dirigersi verso il cavalcaferrovia di corso Sommelier. Nel tragitto è stato vandalizzato un tram n.15: sul finestrino con la vernice spray rossa è stata tracciata la scritta "Free Shahin". L'obiettivo potrebbe essere proprio la moschea dell'imam arrestato, in via Saluzzo.
Nel frattempo è stato convalidato il trattenimento di Mohamed Shahin nel Cpr. Lunedì verrà depositato il ricorso per la richiesta di asilo.
La testa del corteo con i sindacati di base è andata verso l’Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele.



























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