Cronaca | 01 dicembre 2025, 10:29

Cirié, ennesima aggressione ai danni di un infermiere al pronto soccorso. Nursind: "Tolleranza zero"

Dopo vari insulti, un paziente ha colpito alla testa l'infermiere con una bottiglia di gel disinfettante piena, causandogli anche la rottura degli occhiali. Non contento, ha minacciato di colpirlo con un estintore.

Cirié, ennesima aggressione ai danni di un infermiere al pronto soccorso. Nursind: "Tolleranza zero"

La scorsa notte si è verificata l'ennesima aggressione ai danni di un infermiere in un pronto soccorso. Questa volta è capitato all'ospedale di Ciriè.

L'autore dell'aggressione è un cittadino noto alle forze dell'ordine, che frequentemente si presentava in ospedale per futili motivi. Durante la notte il paziente ha prima seminato panico e spaventato gli altri cittadini in attesa, compresi alcuni minori, e successivamente ha colpito alla testa un infermiere con una bottiglia di gel disinfettante piena, causandogli anche la rottura dei suoi occhiali. Non contento, ha minacciato di colpirlo con un estintore.

La situazione ha richiesto l'intervento dei carabinieri, anche a causa dell'assenza di guardie armate. "Mentre in ospedali limitrofi si potenzia la sicurezza in vista del periodo di iperafflusso", ha spiegato il segretario territoriale di Nursind Torino, Giuseppe Summa, "in ASL TO 4 si attende ancora di conoscere chi si aggiudicherà la gara per l'assunzione delle guardie armate. A tal proposito, era stato garantito l'arrivo entro fine anno e a questo punto auspichiamo che ciò avvenga velocemente, visto che oggi è il 1° dicembre".

"Ribadiamo che i Pronto Soccorso servono a dare una risposta ai bisogni di salute dei cittadini, ma non possono e non devono farsi carico di tutti i problemi sociali o, peggio ancora, di quelli sociopatici che spesso sfociano in aggressioni. Ormai non si tratta più di fronte a parenti o pazienti arrabbiati per le troppe ore in attesa, ma di un vero e proprio farwest".

"Come sindacato non siamo favorevoli alla militarizzazione dei luoghi di cura, ma la situazione è ormai ingestibile: basta leggere i quotidiani per renderci conto di ciò che succede. Chiediamo all'Assessore Regionale Federico Riboldi, sensibile sul tema, che  tutti gli interventi necessari messi in atto in altre aziende piemontesi, vengano estesi anche in Asl To4. Inoltre, chiediamo alla Direzione Generale di dare in tempi  rapidi applicazione di quanto previsto dal nuovo contratto firmato a ottobre, in materia di patrocinio legale in caso di aggressioni. Tra i vari punti, ci sono la costituzione civile da parte dell'azienda, il supporto psicologico, la stipula di polizze assicurative e l'onere di tutela legale in ogni grado di giudizio".

 

redazione

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